Ambulatori di pediatria, l’Asrem: “Convenzione scaduta ma non viene meno la sicurezza dei pazienti”

La sperimentazione, che ha consentito di creare un filtro per evitare ricoveri impropri, è scaduta. Il dg Gennaro Sosto spiega che comunque non ci saranno problemi per i piccoli che avranno bisogno di cure mediche e assistenza. “Ora valuteremo il servizio ed eventualmente proporremo una replica ma la decisione è in capo al Commissario ad Acta”.


CAMPOBASSO. La convenzione con i pediatri di libera scelta è scaduta ma questo non significa che è venuta meno l’assistenza ai bambini che si recano al Pronto soccorso per una qualsivoglia motivazione.

La rassicurazione circa la ‘fine’ del periodo di sperimentazione arriva dal direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto.

Come è noto, negli ospedali i pediatri di libera scelta effettuavano prestazioni ‘filtro’ che evitavano, nei casi ritenuti tali, ai piccoli pazienti di accedere al reparto. Una sorta di verifica delle condizioni di salute e dei bisogni che evitava accessi impropri alle prestazioni ospedaliere. Ove mai la valutazione medica del caso di specie, invece, avesse richiesto altre tipologie di esami e di valutazioni, l’iter restava quello del triage del pronto soccorso.

Tale convenzione è scaduta e sarà sottoposta ad una procedura di valutazione, utile a comprendere se si sia trattato di un servizio necessario, utile, con positive ripercussioni sull’utenza. L’eventuale rinnovo della convenzione avverrà dopo questa fase di approfondimento e comunque resta una decisione in capo al futuro Commissario ad Acta e non può essere assunta da altri, nemmeno dal Presidente della Regione.

gennaro sosto

“Non c’è alcuna attività che viene meno – ha spiegato con cortesia il direttore generale (nella foto, ndr) – si è trattato di un servizio aggiuntivo, avviato in fase sperimentale e che sarà sottoposto ad una procedura di valutazione costi/benefici. Si deciderà alla luce di tale verifica se implementarlo, modificarlo, renderlo in qualche modo più confacente alle esigenze. Non viene comunque meno la sicurezza del paziente, sia chiaro”.

Lo stesso presidente Toma, relativamente al tema, ha spiegato che sarebbe nelle sue intenzioni rinnovarla ma “non è di competenza del governatore e non vorrei che poi non venisse ratificata dal Commissario ad acta”.

Come detto quindi l’iter da avviare riguarda la valutazione del servizio e la eventuale (ove mai fosse giudicato positivamente) riproposizione con una decisione che però spetta al Commissario che dovrebbe essere nominato, ormai, a giorni.

“Abbiamo fatto affidamento, in questi sette mesi – ha spiegato ancora il presidente Toma – su una Azienda sanitaria che funziona, che è guidata e coordinata da professionalità che funzionano, su medici e infermieri che lavorano e danno l’anima. Anche per quanto attiene la Stroke Unit del Cardarelli, c’è la progettazione e i lavori sono in fase di appalto.”

Come a dire che lì dove il governatore ha le possibilità derivanti dalla legge di agire, non ci sono ostacoli che tengano. Diverso il discorso che riguarda alcune competenze e responsabilità esclusivamente in capo al Commissario per le quali, giocoforza, toccherà attendere ancora qualche giorno.

ellesse

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