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Parco del Matese, primi fondi: 2 milioni per la governance. Entro il 2019 la perimetrazione

Se ne è parlato nella due giorni che si è svolta a Campobasso, in cui sono emerse anche posizioni critiche sulle possibili limitazioni prodotte dallo strumento. Che, se utilizzato nella maniera giusta, potrà rappresentare un’opportunità di sviluppo del territorio, come ha evidenziato l’assessore regionale all’Ambiente Nicola Cavaliere


CAMPOBASSO. Il Parco del Matese come opportunità di valorizzazione e di promozione del Molise e non come limitazione per il territorio. Se ne è parlato nella due giorni di confronto che si è svolta a Campobasso, tra la Regione, i funzionari del Ministero dell’Ambiente e dell’Ispra, i sindaci del comuni interessati e i rappresentanti del mondo agricolo, produttivo e ambientalista.

Istituito dal Parlamento, il Parco del Matese è realtà. Salutata con entusiasmo da una parte dell’opinione pubblica, che ne ha visto le potenzialità, la nuova istituzione, che va concretizzata e riempita di contenuti, sta incontrando anche resistenze. Da parte di alcuni amministratori, innanzitutto. Perplessi, se non contrari.

“Ci sono posizioni variegate – ha chiarito l’assessore regionale all’Ambiente Nicola Cavaliere – tocca a noi superare le contrarietà costruendo un modello di Parco che non crei restrizioni ma valorizzi il nostro territorio, l’habitat e la biodiversità del Molise. E che consenta di potenziare la commercializzazione dei nostri prodotti tipici. Inteso in questo modo può essere solo un’opportunità. A questo si aggiungono i possibili vantaggi economici per i produttori della zona del Parco, che potranno avere dei punteggi maggiori e quindi agevolazioni nell’accesso alle risorse del nuovo Piano di sviluppo rurale”.

C’è da dire che l’area naturalistica interessa due regioni: oltre al Molise la Campania. Da qui le preoccupazioni per la possibile realizzazione di un impianto di compostaggio dei rifiuti a Sassinoro. In piena zona naturalistica. “Ho posto la questione al ministro dell’Ambiente Enrico Costa – ha rimarcato in proposito Cavaliere – pensare a creare un impianto di questo tipo sarebbe un aborto del Parco del Matese. E significherebbe sconfessare l’iniziativa del Parlamento, che lo ha istituito con legge”.

Prossima tappa la perimetrazione dell’area, da completare entro il 2019, per evitare commissariamenti. Quanto ai finanziamenti ad oggi si parla di 300mila euro per la progettazione e di 2 milioni di euro per la governance. Da dividere tra Molise e Campania. Risorse a cui dovranno aggiungersi quelle, ben più significative, per la valorizzazione del Parco. Ma di queste ad oggi ancora non si discute.

C.S.

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