Basta violenza, Gessica Notaro agli studenti di Isernia: “Imparate ad amarvi e rispettarvi”

Emozioni e tanti spunti di riflessione durante l’evento promosso dal Liceo Cuoco-Manuppella che ha visto protagonista uno dei simboli della lotta contro gli abusi sulle donne. Inaugurata la panchina rossa dedicata al ricordo di Stefania Cancelliere


ISERNIA. Vittima di un amore malato, con coraggio e determinazione offre la propria testimonianza e il suo impegno sul tema del contrasto alle violenze di genere.

performance ragazziE’ Gessica Notaro, questa mattina protagonista dell’incontro sul tema #NonUnaDiMeno organizzato a Isernia dal Liceo Cuoco Manuppella. Un evento che ha offerto ai ragazzi tanti spunti di riflessione e che ha fatto loro comprendere le tante sfaccettature di una tematica che, purtroppo, resta drammaticamente attuale.

Lei, ustionata con l’acido dall’ex fidanzato di Capoverde Edson Tavares nel 2017, ha raccontato diversi episodi della sua tormentata esistenza, senza sottrarsi al confronto con i ragazzi, che l’hanno accolta con una performance emozionante di danza e recitazione, cogliendo gli aspetti salienti degli abusi fisici e psicologici che le donne sono costrette a subire, troppo spesso da parte chi aveva promesso loro amore e protezione.pubblico

“E’ importante parlare con i giovani – ha sottolineato Gessica Notaro – perché a loro volta ne parlano con le famiglie. E se in casa ci sono degli screzi è giusto che si rendano conto che quello non è un equilibrio corretto. I ragazzi devono imparare a volersi bene e ad avere rispetto per se stessi, perché così anche gli altri impareranno a rispettarli”.

Tanti gli incontri che lei, divenuta il simbolo della violenza sulle donne, tiene con gli studenti. “Le reazioni che registro – ha spiegato – sono sempre di fortissimo entusiasmo e grande maturità. Da loro arrivano domande interessanti che mi fanno riflettere. Ad esempio un bambino delle scuole elementari una volta mi ha chiesto: ‘Ma riuscirai mai a perdonare?’ . A lui ho risposto che finché non c’è pentimento non può esserci il perdono. Mi piacerebbe molto in un lontano futuro riuscire a perdonare non per lui, ma per me stessa”.