‘Ingannati e dimenticati’, gli ex lavoratori in lotta protestano davanti all’auditorium di Isernia

Sabato alle 20, in occasione del concerto di Natale, è previsto un sit-in silenzioso. Il portavoce Izzo attacca la politica: “Non sta facendo niente di reale per alleviare lo stato di disagio”


ISERNIA. Una protesta silenziosa, composta “ma piena di rabbia”. E’ quella degli ex lavoratori in lotta che, sabato 22 dicembre alle ore 20, si sono dati appuntamento davanti all’auditorium di Isernia, in occasione del concerto di Natale.

La scelta di allestire il sit-in è arrivata ieri, al termine dell’assemblea del ‘LeD’. “Si è deliberata – spiega il portavoce Emilio Izzo – senza indugi una protesta silenziosa, composta, ma pregna di rabbia verso chi detiene il potere politico e governativo e non sta facendo niente di reale per alleviare lo stato di disagio di chi, votandoli, gli ha dato agi e popolarità. E diciamo anche basta a questo balletto da rimpallo di responsabilità tra il governo nazionale e quello regionale, se ne hanno capacità e voglia, la stessa sbandierata ad ogni piè sospinto, la finiscano di scaricare colpe o mancati provvedimenti da parte degli uni, come degli altri, hanno larghe maggioranze in entrambi i casi per trovare una soluzione nel giro di 24 ore! Ebbene si, 24 ore, perché i mesi se li sono già abbondantemente giocati senza fare nulla.

E se i 5 Stelle possono accampare motivazioni a discolpa a livello regionale, hanno pieni poteri nel governo centrale, lì dove le leggi e i provvedimenti da emanare valgono per tutti senza se e ma. Ancora meno credibile la posizione dei rappresentanti della Lega i quali, a differenza degli altri, regnano a Campobasso come a Roma e da tale posizione potrebbero risolvere la situazione con uno schiocco delle dita! Ma niente, tutti sordi, ognuno a far conti per far quadrare tornaconti e programmi personali. Addirittura la Lega ha in regione una figura strategicamente invidiabile, quell’assessore alle politiche di Bojano, nonché alle politiche del lavoro, nonché segretario regionale del partito, che dall’alto della sua investitura ricevuta e benedetta dallo stesso Salvini e del quale si è sempre dichiarato amico, potrebbe con un solo battere delle ciglia, ridare il sorriso, per quanto momentaneo, a tanti onesti cittadini “italiani” che, a sentir loro, dovrebbero venire prima degli altri! La verità è che, oltre ad attuare una politica dell’odio sociale, non fanno niente per nessuno se non promesse ingannevoli.

Ma c’è da dire che, se da una parte la luce della mobilità è sempre lontana, dall’altra ci sarebbe un’altra promessa fatta a gran volume dallo stesso presidente Toma il quale, dopo aver dichiarato ‘eccellente’ la nostra proposta lavorativa nel settore della cultura e del turismo, si è defilato – conclude Izzo – e non ancora ci riceve, nonostante le promesse, per mettere a punto il progetto da noi individuato per porre fine all’assistenza”.

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