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Trasporto dializzati, l’affondo di Calenda: “Gratuito? No, servizio previsto in una convenzione da 29mila euro”

Volano gli stracci nella Lega fra le due esponenti in Consiglio regionale. Aida Romagnuolo comunica di aver trovato la soluzione alla vicenda con l’aiuto gratuito della Croce Azzurra di Venafro, Mena Calenda va fino in fondo e scopre che non è tutto oro quello che luccica


ISERNIA. Botta e risposta tra le due esponenti della Lega in Consiglio regionale, Mena Calenda e Aida Romagnuolo. Argomento del contendere la ‘vertenza’ che interessa i dializzati della provincia di Isernia e nello specifico la questione del trasporto dei pazienti all’ospedale Veneziale dove vengono sottoposti alla dialisi. Da oggi il servizio gratuito, di fatto, è sospeso.

Mena Calenda, sul tema, si è spesa e pure parecchio. Al punto da intervenire personalmente per consentire ai pazienti dializzati, alcuni dei quali – sono in nove – impossibilitati oltre che economicamente anche fisicamente a potersi recare autonomamente in ospedale. Prima con la collaborazione della cooperativa CSS, poi con il ‘soccorso’ chiesto ed ottenuto al Comitato della Croce Rossa di Isernia, rappresentato dal presidente Fabio Rea, che ha garantito il trasporto con una soluzione ‘tampone’ e fino a sabato prossimo nell’attesa che, attraverso l’Asrem, si potesse trovare la soluzione definitiva. E per dopodomani, 3 gennaio, è stato convocato un tavolo tecnico con l’Asrem proprio per individuare il modo per consentire ancora di erogare il servizio di trasporto gratuito per i dializzati.

Di colpo entra in scena la ‘vicina di banco’ che, assieme al consigliere Scarabeo (insieme nella foto, ndr) comunica che sarà la Croce Azzurra di Venafro ad occuparsi del trasporto dei dializzati, gratuitamente e senza soluzione di continuità. “Con Scarabeo abbiamo trovato la brillante soluzione ad un gravoso problema che stava per essere fin troppo strumentalizzato”, ha spiegato con toni trionfalistici Aida Romagnuolo.

Romagnuolo e Scarabeo

“Abbiamo contattato Massimiliano Cicchino, il presidente della Croce Azzurra di Venafro, che si è reso immediatamente disponile a rendere gratuitamente questo servizio per il bene primario dei pazienti”. Il presidente della Croce Azzurra, secondo la nota stampa della consigliera Romagnuolo che parla anche a nome di Scarabeo “ci ha confermato che il trasporto avverrà gratuitamente dall’abitazione del paziente alla sede ospedaliera indicata”. Cicchino quindi ha comunicato – con un documento di cui i due consiglieri regionali, entrati in sintonia grazie al caso dei dializzati, posseggono copia – al presidente Toma, ai direttori sanitario e amministrativo dell’Asrem, al direttore sanitario del Veneziale quanto confermato ai due esponenti di maggioranza. Di qui alle accuse, nemmeno tanto velate, nei confronti della collega Calenda il passo è brevissimo. “Il pessimo spettacolo che si sta strumentalmente offrendo ai molisani dimostra la pochezza delle argomentazioni ed offende soprattutto gli ammalati. Le bugie hanno le gambe corte. L’importante è che il problema del trasporto dei dializzati è stato risolto. Viva il Molise, viva i molisani” conclude Aida Romagnuolo.

La questione non è affatto risolta però. Ed è proprio Mena Calenda a riaprire il caso, rispondendo per le rime alla collega di maggioranza e di partito con la quale è evidente come non ci sia affatto sintonia. “Si sta tentando di fare campagna elettorale sulle sorti di malati che non sanno come raggiungere quotidianamente i presidi ospedalieri per le cure di cui necessitano. Prendo le distanze da tali comportamenti che, per fortuna, non mi sono mai appartenuti”, ha spiegato a stretto giro. Una strumentalizzazione per “attaccare la controparte politica, prendersi meriti che non si hanno e conquistare le prime pagine dei giornali. Addirittura c’è chi ormai è convinto di fare politica attraverso i ‘like’ che si ottengono sui social network, grazie alla logica del ‘chi la spara più grossa’. Mi dispiace ma questo è un mondo che non sento mio”, avverte.

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