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Comunali, Battista fa il ‘mazziere’. Nel centrodestra spuntano i nomi di Di Niro e Parente

Il primo cittadino di Campobasso intenzionato a guidare la partita, iniziata con l’azzeramento della Giunta, che arriverà fino all’indicazione del candidato sindaco del centrosinistra, che dovrebbe essere ancora lui. Sotto esame l’attività degli assessori Colagiovanni e de Bernardo, mentre nel M5s la scelta è sempre tra Simone Cretella e Roberto Gravina


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Assessori ancora ‘congelati’. E non solo per l’allerta neve. Riprende oggi, dopo la pausa di Capodanno, il confronto tra il sindaco di Campobasso e i componenti della Giunta, azzerata il 29 dicembre con l’atto di forza con cui Antonio Battista ha voluto chiudere il 2018.

Un “o con me o contro di me”, con cui il primo cittadino sta cercando di portare allo scoperto quelli che per ora sono solo ‘rumors’ di palazzo. Le trattative, segrete ma mica poi tanto, che avrebbero portato almeno un paio di suoi assessori a prepararsi a fare il ‘salto della quaglia’. A passare cioè dal ‘concorrente’, il centrodestra, o a prepararsi alla candidatura autonoma.

Sotto ‘esame’ ci sarebbe in particolare l’operato politico degli assessori Salvatore Colagiovanni e Francesco de Bernardo e, secondo qualcuno, anche del dem Stefano Ramundo. Il nome di Colagiovanni è ‘spuntato’ come quello del possibile aspirante sindaco del Polo civico. Un’aggregazione dei moderati, finalizzata a rompere il tradizionale confronto centrodestra-centrosinistra che in realtà non esiste più, visto che tra i contendenti c’è in prima linea anche il M5s.

battista e colaE se Colagiovanni, ‘corteggiato’ pare anche dal centrodestra, un pensierino a tentare la corsa a conquistare il vertice di Palazzo San Giorgio lo avrebbe fatto, in realtà l’assessore alle Attività produttive sarebbe tuttavia pronto a fare un passo indietro, per una questione non politica ma morale e di rapporti personali con Battista, solo nel caso in cui il sindaco uscente sia nuovamente il candidato unico del centrosinistra.

Proprio quello che Antonio Battista sta cercando di fare, proponendosi come il ‘mazziere’ di una partita a carte, cominciata con l’azzeramento della Giunta e che arriverà fino a marzo inoltrato. Quando dal totocandidature si dovrà passare all’indicazione dei nomi degli sfidanti. Sta di fatto che un temibile avversario interno Battista se l’è visto eliminare, con l’indicazione di Michele Durante, da indiscrezioni possibile candidato sindaco del Polo progressista, ad aspirante segretario regionale del Pd. Carica per la quale era emersa anche l’ipotesi dell’assessore alle Politiche sociali Alessandra Salvatore.

Una mossa dietro la quale ci sarebbe la mano dell’ex senatore Roberto Ruta, intenzionato a ‘blindare’ la candidatura di Battista, dirottando su altri fronti i possibili ‘rivali’. Ruta il cui nome era venuto fuori anche nel ‘totosindaco’, intenzionato pare a restare fermo ‘un giro’, per tornare eventualmente in campo tra quattro anni. Con le Politiche.

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