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Colagiovanni fuori dalla Giunta e Battista rilancia: “Un sindaco deve lavorare dieci anni”

Il primo cittadino di Campobasso ha chiuso la verifica e incassato la fiducia di otto assessori su nove. Se qualcuno degli attuali amministratori che ha firmato la fiducia si candiderà col centrodestra, ha detto il primo cittadino in conferenza stampa, a questo punto è per “fare il furbo” e per salvare quattro mesi di indennità


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Si è presentato in conferenza stampa affiancato da 7 assessori. Mancava Francesco de Bernardo, “ma è in malattia”. E mancava Salvatore Colagiovanni, che non è più assessore, perché non ha firmato la fiducia al sindaco e al centrosinistra.

“Non volevo certo fare il tagliatore di teste – ha subito detto Antonio Battista ai giornalisti – ma sollevare la questione morale. Capire chi è con me e con il centrosinistra a quattro mesi dalle Comunali”.

Con lui non c’era Colagiovanni, da rumors insistenti possibile candidato sindaco del Polo civico dei moderati.  I due, si racconta, si sono salutati con un abbraccio e una stretta di mano. Perché i rapporti personali non sono mai venuti meno. E la lealtà è stata garantita. Insieme al coraggio delle scelte.

Colagiovanni ha deciso di seguire altre strade – ha ammesso Battista – da parte mia l’ho ringraziato per quello che ha fatto in questi quattro anni e mezzo. Vedremo se potremo ritrovarci, per le strategie che saranno poste in essere da qui a maggio”. Le sue deleghe, a partire dalle Attività produttive, le terrà il sindaco. Anche perché richieste pressanti dai consiglieri, a entrare in Giunta nel posto ora vacante, non sono arrivate. Nei prossimi giorni ci sarà anche un incontro coi capigruppo, ma per Battista il passaggio in aula non era necessario, “io ho la responsabilità diretta della politica della Giunta”.

E se qualcuno degli assessori che ha firmato il ‘verbalino’ dovesse invece correre col centrodestra? “Vuol dire che lo ha fatto per salvare qualche mese di indennità – il sindaco non si è sottratto alla domanda – se ha voluto fare il furbo ne risponderà agli elettori. Da parte mia ho ritenuto necessario sollevare la questione morale”.

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