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‘Crisi della Befana’, Toma pronto a chiudere la partita: più deleghe al governatore

Mentre Pallante medita se rinunciare al ruolo di sottosegretario, per restare presidente di Commissione, il presidente sta portando avanti le ultime consultazioni, prima di ridare le competenze agli assessori. Entro il 15 gennaio il decreto di riassegnazione degli incarichi


CAMPOBASSO. Chiudere la partita entro martedì prossimo. Per presentarsi in Consiglio regionale, nella prima seduta del 2019, con le deleghe già riassegnate, in modo da non prestare il fianco agli attacchi dell’opposizione. Peraltro già arrivati.

Il governatore Donato Toma accelera sulla risoluzione della ‘crisi’, mai dichiarata, ma di fatto aperta, quando con un atto di forza ha azzerato le deleghe agli assessori. Che da qui a qualche giorno potrebbero riprendere le vecchie competenze o cederne qualcuna allo stesso presidente, che con la nomina del commissario esterno si è di fatto ‘alleggerito’ della delega più pesante, quella alla sanità.

Improbabili, al momento, modifiche sull’attuale assetto dell’esecutivo, che Toma ha sempre detto di aver composto con il metodo d’Hondt, quello della rappresentatività delle liste. Che, il presidente, lo ha ripetuto più volte, è risultato un sistema inoppugnabile per assegnare le deleghe a Cotugno, Cavaliere, Niro, Di Baggio e Mazzuto. Con la presidenza del Consiglio a Micone e il ruolo da sottosegretario a Pallante attribuiti con lo stesso criterio.

Proprio a Pallante Toma avrebbe detto di essere intenzionato a potenziare l’incarico da sottosegretario: più competenze in cambio di una rinuncia alla presidenza della IV Commissione. Mossa alla quale è seguita la contromossa dell’esponente di Fratelli d’Italia, che ha rimesso la partita nelle mani della leader nazionale del partito Giorgia Meloni. Magari con l’intento di dimettersi da sottosegretario, restando a fare il presidente della Commissione, per far rientrare nella partita anche Michele Iorio, con il suo gruppo rimasto fuori dalla spartizione degli incarichi di potere. Effetti del metodo d’Hondt. Che l’ex governatore non ha mai digerito.

Improbabile, tuttavia, che Toma decida di rimettere mano alla composizione della Giunta, per far entrare Iorio nella squadra di governo. Magari dirottando gli esponenti di altri partiti di governo verso il ‘sottosegretariato’. La linea la vuole decidere lui.

Lo dimostra una delle indicazioni arrivate nell’ultimo vertice di maggioranza. La consegna del silenzio. O meglio “basta polemiche sulla stampa”. Messaggio rivolto alla ‘pasionaria’ della Lega Aida Romagnuolo, ma anche agli stessi assessori. Chiamati a fare quadrato sul presidente. Che da parte sue chiede più deleghe e più potere. Cosa cambierà si saprà entro il 15 gennaio. Termine ultimo per la risoluzione della ‘crisi della Befana’.

C.S.

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