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Viadotto Sente a rischio crollo. Niente riapertura prima dei lavori di messa in sicurezza

In caso di terremoti o di movimenti franosi. Delle condizioni del ponte e del cronoprogramma per la messa in sicurezza si è parlato nell’incontro in Prefettura


CAMPOBASSO. Viadotto Sente, presentato alla Prefettura di Isernia il progetto per la messa in sicurezza il viadotto. Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato il presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, accompagnato dai tecnici dell’Ente e dai progettisti incaricati, è stato presentato l’intervento, che prevede il ripristino delle condizioni di sicurezza mediante la restituzione di idonee superfici di appoggio delle travi, poggianti sulla pila tra la quarta e la quinta campata, interessata da un cedimento che, attualmente, compromette la staticità del viadotto.

Alla progettazione seguirà la gara pubblica per l’affidamento dei lavori, con il viadotto che dovrebbe riaprire alla circolazione entro un anno e mezzo. Adempimenti di cui si dovrà occupare proprio la Provincia, quando saranno disponibili i 2 milioni di euro stanziati per il viadotto Sente con un fondo speciale della presidenza del Consiglio dei Ministri, sufficiente ad eseguire i lavori di adeguamento strutturale.

Quanto alle numerose petizioni popolari per la riapertura del Sente, la Prefettura ha precisato che oggi il ponte versa in condizioni statiche estremamente precarie, in particolare negli appoggi sostenuti dalla pila presente tra la quarta e la quinta campata. Pila che ha subito una traslazione, quasi certamente dovuta a fenomeni franosi, che ha innescato anche una rotazione degli impalcati sulle pile adiacenti. Rotazione che a sua volta ha causato la rottura dei pacchetti di neoprene di appoggio, la rottura di alcuni baggioli e lo spostamento delle travi, creando una situazione di estrema pericolosità, in particolare sull’appoggio della trave esterna.

In particolare sono stati evidenziati una serie di fattori di rischio, tutti conseguenti alla ridotta dimensione residua della superficie di appoggio del viadotto. Il rischio è quello della perdita di appoggio e crollo, in caso di sisma anche di non elevata intensità o di nuove frane. Da qui il chiarimento che il viadotto Sente non potrà riaprire prima del completamento dei lavori di messa in sicurezza.

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