Colpa dell’astensione sulla proposta di legge relativa ai test antidroga per i consiglieri regionali. Iniziativa personale e grave, secondo il capogruppo, che non rappresenta né la linea del partita né quella di Matteo Salvini.
CAMPOBASSO. Mena Calenda si astiene sulla proposta di legge (presentata da Scarabeo e di cui è stata firmataria) sui test antidroga – casuali e periodici – da somministrare ai consiglieri regionali e Aida Romagnuolo passa all’attacco. Tutto normale se non fosse che le due appartengono alla stesso partito, la Lega di Salvini. E che, negli ultimi mesi, si punzecchiano a distanza con una frequenza abbastanza preoccupante per la tenuta del gruppo consiliare. Stavolta però la Romagnuolo non si limita a bacchettare la collega ma la convoca, alla presenza del coordinatore regionale Mazzuto.
“La Lega è favorevole ai test antidroga – spiega Aida Romagnuolo – e l’astensione di Mena Calenda è solo a titolo personale. Trovo l’iniziativa molto grave, priva di ogni motivazione, ingiustificata sotto tutti i punti di vista sia politici che morali. Faccio rilevare che, come capogruppo della Lega in seno al Consiglio Regionale del Molise, il nostro partito è favorevolissimo alla legge, perché è noto che noi combattiamo la droga su tutti i versanti e con tutti gli strumenti che la legge ci consente. Naturalmente, l’astensione in seno alla Prima Commissione dal consigliere regionale della Lega Calenda non rappresenta né la linea del nostro partito, né il pensiero di Matteo Salvini che ha sempre condotto straordinarie ed efficaci battaglie per debellare il fenomeno. Come capogruppo, vista la gravità dell’atto, convocherò nei mie uffici di Via IV Novembre una immediata ed urgente riunione alla quale prenderà parte anche il coordinatore regionale, l’assessore Mazzuto”.
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