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Bilancio e Statuto, il sindaco: Formichelli irresponsabile

Isernia/ La controffensiva di Giacomo d’Apollonio sulla questione dell’elezione del presidente del Consiglio e sull’imminente discussione del bilancio di previsione


ISERNIA. Sarà anche il sindaco, ma il suo voto, in aula, vale uno come tutti quanti gli altri consiglieri. Dunque, rispedisce al mittente le accuse di non voler applicare in aula le norme del nuovo Statuto, intorno alle quali, ribadisce, l’unico sovrano è il consesso civico nella sua interezza. Ma soprattutto detta le priorità: e la prima, non potrebbe essere altrimenti, dal punto di vista amministrativo era e resta il bilancio di previsione.

Replica a stretto giro di posta, Giacomo d’Apollonio, alla consigliera d’opposizione Rita Formichelli, che lo aveva accusato di non voler far valere l’articolo 22 del nuovo Statuto comunale inerente al mandato a termine del presidente del Consiglio (leggi qui l’articolo). Il sindaco di Isernia, disapprovandone i toni, giudicati “eccessivi e inopportuni”, sottolinea di non comprendere “lo sfogo della consigliera di minoranza, laddove – durante la discussione sull’applicazione dell’articolo 22 dello Statuto tenutasi nel corso del Consiglio comunale dell’8 febbraio scorso – la maggior parte dei consiglieri comunali presenti in aula (compresa la Formichelli) ha preferito abbandonare l’aula, facendo venir meno il numero legale e la validità della seduta stessa, in seguito a una mozione pregiudiziale legittimamente richiesta da un capogruppo di maggioranza per via del parere ministeriale contrario all’applicazione immediata della norma statutaria de qua. Parere che, sebbene non vincolante, riveste a mio avviso – ribadisce il primo cittadino – un peso qualificato non trascurabile, tanto da essere stato successivamente pubblicato sul sito istituzionale del Viminale quale orientamento e indirizzo per gli enti locali. Bene avrebbe fatto pertanto la consigliera Formichelli, qualora fosse stata sua reale intenzione procedere alla votazione di detta norma, rimanere in aula, manifestando voto contrario alla suddetta mozione pregiudiziale”.

“Ad ogni modo – ancora d’Apollonio – è certamente fuori da ogni logica sostenere che la mancata applicazione di un articolo dello Statuto possa dipendere dalla volontà del sindaco, che non ha alcun potere sull’esercizio democratico del Consiglio e il cui voto in assise, ripeto, vale uno. Debbo, altresì, constatare con stupore che, secondo il pensiero della consigliera Formichelli, sottoporre al Consiglio, nei termini di imminente scadenza, l’approvazione del bilancio, che per legge costituisce un obbligo inderogabile per l’amministrazione comunale e che metterà a disposizione della nostra città importanti risorse, sia soltanto una ‘bega personale da risolvere’. In un momento socio-economico così delicato – conclude il primo cittadino – come quello che sta attraversando Isernia, ritengo che simili affermazioni siano irresponsabili e di inaudita gravità, laddove il bilancio di previsione rappresenta l’atto deliberativo più importante in assoluto per ogni ente locale e costituisce, in questo particolare momento per la nostra collettività, un ulteriore, imprescindibile tassello”.

 

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