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Addio Salvini, per le due guerriere sannite Calenda e Romagnuolo viene ‘Prima il Molise’

Presentato oggi il movimento politico delle due consigliere regionali elette a suon di preferenze con la Lega e poi ‘cacciate’ per aver criticato l’azione amministrativa dell’assessore esterno Mazzuto


CAMPOBASSO. Il nome scelto per la neonata associazione politico-culturale la dice tutta sui propositi delle due consigliere regionali che, ‘cacciate’ in malo modo dalla Lega di Matteo Salvini, non si sono affatto lasciate intimidire. “Prima il Molise”, si chiama così il nuovo movimento presentato oggi da Aida Romagnuolo, che ne è la presidente, e da Filomena Calenda, che è sua vice.

Due donne che non hanno vissuto momenti politici di complicità fino a quando non hanno espresso le proprie personali e legittime opinioni e per questo motivo hanno subito l’epurazione dal partito con il quale sono state elette, a suon di preferenze, alle scorse elezioni regionali. E allora hanno fatto gruppo, si sono confrontate e ritrovate e hanno scelto di percorrere la strada (politica) dell’autonomia dai grandi partiti, non accettando nemmeno la corte di Giorgia Meloni che avrebbe voluto fossero parte integrante di ‘Fratelli d’Italia’.

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E così Calenda e Romagnuolo, sotto lo sguardo fiero del guerriero sannita, hanno deciso di mettersi al servizio della comunità che le ha elette portando, prioritariamente, all’attenzione della politica regionale le istanze del territorio.

“Siamo distanti e distinti dai partiti tradizionali – spiega subito Aida Romagnuolo – da chi ha tradito i nostri sogni. Il Molise è la nostra terra, dobbiamo lavorare per gli interessi esclusivi della nostra regione e dei molisani. Il guerriero sannita nel logo rappresenta l’idea che noi abbiamo dell’azione politica: forte e coraggiosa. Il nostro è un movimento di protesta e di proposta. Non abbiamo alcun interesse ad emulare gli altri – attacca – siamo determinate a difendere gli interessi dei molisani da chi ha tradito e ora è nei posti di comando”. Il riferimento non è affatto velato. “Siamo state spinte a renderci autonome da tutti quelli che hanno votato Lega, hanno creduto nella Lega ma oggi si sentono traditi. Mazzuto ora è solo, accanto ha solo 2 o 3 riciclati – dice Aida Romagnuolo senza alcun timore – e solo ieri, nel corso della riunione di maggioranza in Consiglio, ho chiesto per l’ennesima volta al presidente di revocargli la delega. Ora rappresenta solo se stesso, ha fatto poco o nulla in dieci mesi. Mai candidato, ha un ruolo che gli consente di guadagnare 12mila euro al mese. Un’offesa per i molisani e per i tanti disoccupati”.

“Prima il Molise” si muove già con un obiettivo vicino: partecipare alle prossime elezioni comunali di Campobasso e Termoli. Sono molti gli esponenti e coordinatori della Lega che starebbero appoggiando il cammino politico di Calenda e Romagnuolo. Anzi, avrebbero proprio spinto per questa iniziativa politica autonoma.

Lavoro, occupazione, infrastrutture, sanità e politiche sociali, spopolamento, turismo: i temi sono tanti ed è sulle reali necessità dei molisani che vivono nei piccoli centri o nelle città più grandi che ‘Prima il Molise’ vuole intervenire, portando attenzione e ascolto. E poi iniziative politiche nel luogo dove entrambe siedono: il Consiglio regionale. Sono ancora nel gruppo consiliare della Lega, del resto è il luogo politico naturale a seguito della loro elezione. Ma il loro voto non è affatto scontato.

“Voteremo secondo coscienza in base alla tipologia dei provvedimenti, siamo e restiamo nel centrodestra ma questo non ci vieterà di appoggiare iniziative che riteniamo valide e che provengano dalla minoranza”, spiegano. Azione politica che, in verità, hanno già messo in campo, votando a volte anche con le opposizioni. Il che significa che la maggioranza che sostiene il governatore Toma adesso non potrà contare sempre sul margine che aveva fino a qualche settimana fa. Il rischio che si corre è che i provvedimenti passino sempre ‘in parità’, il che non è di certo politicamente un buon segnale.

Il programma di governo è stato disatteso, secondo Calenda e Romagnuolo e l’associazione politica ‘Prima il Molise’ sarà “autonoma, indipendente, sovranista e populista, per un Molise libero e migliore”.

Mena Calenda, dal canto suo, rimarca come “sulle tematiche importanti non ci sia stata alcuna risposta fino ad oggi. Oggi stiamo piantando un seme per provare a fare qualcosa di diverso e di migliore: i molisani sono usati in tempo di elezioni, diventano spettatori delle passerelle politiche dei leader nazionali che vengono qui a raccontare solo frottole: noi saremo due guerriere, le voci fuori dal coro. E questo movimento dovrà sedere ai tavoli del centrodestra per le prossime amministrative. Avremo liste e candidati”.

 

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