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‘Prima il Molise’ chiede a Toma la verifica di maggioranza: Mazzuto infantile, danneggia la coalizione

Mena Calenda e Aida Romagnuolo sollecitano il presidente della Regione a convocare una riunione immediata ed urgente. La votazione in Consiglio regionale sul Bilancio si avvicina, il voto delle due ex leghiste non è scontato. La maggioranza in Consiglio regionale scricchiola


CAMPOBASSO. Amministrative 2019, entrano a gamba tesa le due esponenti/fondatrici del movimento ‘Prima il Molise’ che chiedono al presidente Toma, senza mezzi termini, una verifica di maggioranza prima delle decisioni sui candidati sindaco di Campobasso e Termoli.

toma nero

“Da subito abbiamo dimostrato la nostra lealtà e la nostra disponibilità nei vari incontri del centrodestra molisano pur di assecondare il ‘bambino capriccioso’ Mazzuto, pur di arrivare ad una soluzione che premiasse esclusivamente i cittadini e le città di Campobasso e Termoli ma quando è troppo, è troppo – dicono senza peli sulla lingua – Abbiamo l’impressione che dietro tutta l’operazione volutamente forzata e decisionista di Mazzuto Sansone, ci sia come regista un grande vecchio e non Salvini”.

Vanno dritte all’obiettivo Mena Calenda e Aida Romagnuolo, espulse dal partito di Salvini per aver criticato l’operato dell’assessore regionale che – nella sua qualità di coordinatore molisano della Lega sta gestendo la fase interlocuoria e decisoria della partita elettorale di fine maggio.

“Considerata la totale e perdurante mancanza di chiarezza che da mesi si trascina e si avverte all’interno del gruppo di maggioranza e verificata la totale mancanza di un rapporto di condivisione che veda protagonisti tutti noi consiglieri regionali, senza dimenticare l’assenza di lealtà nei nostri confronti e il fatto che si dimentichi troppo spesso la nostra forza politica, forte di due consiglieri regionali che hanno diritto di voto, come movimento ‘Prima il Molise’ chiediamo che,  prima di una qualsiasi decisione che possa determinare la scelta dei candidati sindaci di Campobasso e Termoli, ci sia una immediata ed urgente verifica di maggioranza”.

salvini e mazzuto

Quello che accade ogni volta che si riunisce il tavolo del centrodestra ormai è cronaca quasi quotidiana: ci sono le due esponenti ex leghiste? Mazzuto lascia il tavolo.

“Da giorni – continuano Calenda e Romagnuolo – si assiste ad una specie di gioco a chi fa più i dispetti e, soprattutto, all’incapacità di non saper tenere banco a chi in Giunta Regionale non ha neanche il suo voto.

Atteggiamenti sconclusionati che si verificano a colpi di veti nei vari tavoli, tavolini e davanzali che stanno creando solo un terribile danno ai molisani e al nostro territorio. Comportamenti inutili ed infantili che dimostrano l’incapacità di non saper prendere di petto la situazione, che allontanano il nostro elettorato verso i nostri avversari e dimostrano come l’arma del ricatto a tutti i costi danneggi tutta la maggioranza e metta a rischio la tenuta del Governo regionale anche in vista dell’approvazione del bilancio”.

Un ulteriore segnale per Donato Toma, la cui maggioranza non pare essere così solida da quando la Lega ha usato l’arma della vendetta contro Calenda e Romagnuolo. Arma che viene ‘caricata’ ad ogni riunione del centrodestra alla quale, legittimamente, le due esponenti consiliari partecipano.

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