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Giù le mani da Senologia: Isernia torna in piazza a difesa della sanità

Politici, studenti e cittadini hanno accolto in massa l’invito del comitato ‘In seno al problema’ al sit-in allestito davanti al ‘Veneziale’. Rabbia per il mancato arrivo dei commissari Giustini e Grossi, attesi questa mattina in ospedale: “Ci hanno snobbato” GUARDA VIDEO E FOTOGALLERY


ISERNIA. Senologia a rischio chiusura: è riesplosa la rabbia dei cittadini che, in massa, questa mattina si sono dati appuntamento davanti all’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia per far sentire la loro voce e dire ancora una volta ‘no’ allo smantellamento del presidio e, più in generale, ai tagli che, giorno dopo giorno, stanno impoverendo la sanità cittadina. Accolto in massa l’invito del comitato ‘In seno al problema’ che da tempo ha intrapreso la battaglia per la tutela del reparto. 

Oggi era atteso l’arrivo dei commissari alla Sanità Angelo Giustini e Ida Grossi. Visita che però  è saltata, stando a quanto si è appreso, per sopraggiunti impegni istituzionali.  Delusione e rabbia da parte degli isernini che aspettavano da tempo il confronto e che, per questo, si sono sentiti snobbati. “E’ un affronto alla città  – ha affermato il portavoce del comitato Emilio Izzo –. Ora andremo noi a manifestare a Campobasso e saremo il doppio”. Ai politici presenti ha proposto di protestare attraverso il blocco amministrativo. “I cittadini – ha detto – non si prendono in giro. Serve rispetto nei loro confronti”.

E sono stati tanti gli esponenti politici presenti alla manifestazione: il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio e il collega di Venafro Alfredo Ricci, il presidente della Provincia Lorenzo Coia, gli esponenti de Pd Maria Teresa D’Achille, Ovidio Bontempo e Cristofaro Carrino, i consiglieri comunali Vittoria Succi e Mario Antonelli. Presente anche la senologa Francesca Scarabeo, punto di riferimento del reparto.

In tanti hanno preso la parola. Dopo il portavoce Izzo il sindaco d’Apollonio ha annunciato che pretenderà subito un incontro con i commissari, mentre il presidente Coia ha sottolineato che dai piani di rientro sono aumentati i costi e che le riforme non si fanno per fare cassa. Per il sindaco Ricci invece “non bisogna smettere di protestare, perché chi è nato in Molise non deve essere condannato a essere cittadino di serie B. Se manca il diritto alla salute – ha concluso – viene meno la ragione di esistere della regione”.

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Da segnalare infine anche la presenza di numerosi studenti, che hanno approfittato del primo giorno di vacanza pasquale per essere presenti alla manifestazione. Per loro ha parlato Michele Montanaro. “Noi giovani – ha sottolineato tra l’altro – non siamo il futuro, siamo soprattutto il presente e dobbiamo attivarci per migliorare questo mondo”.

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