Isernia, Senologia a rischio: per il Pcl un ulteriore colpo al diritto alla salute

Continua in città la mobilitazione a difesa dell’ospedale ‘Veneziale’. Il coordinatore Di Clemente: “A farne le spese sono centinaia di donne che vivono in una specifica condizione di maggiore difficoltà quotidiana nel lavoro e nella famiglia”


ISERNIA. “Un ulteriore colpo al diritto alla salute”. Così il coordinatore del Partito comunista dei lavoratori Tiziano Di Clemente, in merito alla paventata soppressione della Senologia di Isernia.

“Una situazione – evidenzia – ancora più grave perché colpisce centinaia di donne che come è noto già vivono una specifica condizione di maggiore difficoltà quotidiana nel lavoro e nella famiglia. Il servizio che verrebbe tolto ha un bacino di utenza importante che peraltro si estende anche alle confinanti province campane e che per la sua qualità è molto apprezzato.

Perché dunque toglierlo imponendo gravissimi disagi e oneri alle tante donne in cura, soprattutto per quelle non benestanti? Ed invero queste logiche antisociali sono figlie di decisioni centrali e regionali”.

Scelte imposte dall’alto e, per il Pcl a farne le spese saranno le fasce deboli della popolazione. “Un regresso – sottolinea – dove il diritto di cura e alla salute ritornerà ad essere un privilegio per ricchi, tra una sanità pubblica in decadenza ed una sanità privata privilegiata. La lotta contro la chiusura di Senologia a Isernia è dunque uno dei momenti importanti per un cambio di rotta più generale, per un piano che rilanci la sanità pubblica in base alle esigenze della popolazione sul territorio, socialmente controllato, che garantisca il diritto alla salute non solo ai benestanti ma anche ai lavoratori ed ai meno abbienti.

Ma la chiusura del reparto potrà essere fermata solo con una mobilitazione radicale e ad oltranza, molto partecipata, a cui il Pcl Molise – conclude – continuerà a contribuire pur con le sue modestissime forze”.

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