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Maratona Bilancio, il Pd convince Toma a ‘salvare’ gli uffici regionali di Isernia e Termoli

La proposta di risolvere la questione partita da un emendamento del Partito Democratico al quale il governatore ha detto inizialmente no. Sul fronte delle Comunità Montane, invece, il Movimento 5 Stelle incassa il risultato: passa l’emendamento che affida alle Commissioni consiliari competenti di verificare lo stato delle procedure di liquidazione. Relativamente all’azienda speciale ‘Molise Acque’, alla nomina di un commissario straordinario e alla mancata nomina del CdA, Greco lancia l’allarme: si paventa un emendamento che consentirà al presidente Toma di esercitare i poteri sostitutivi e procedere alla nomina dei componenti


di Lucia Sammartino

CAMPOBASSO. Pausa lunga, dal pomeriggio del 30 aprile a questa mattina, per i lavori del Consiglio regionale che è in riunione da sabato 27 aprile per l’approvazione del Defr, della Legge di Stabilità e del Bilancio.

Intorno alle 14, dopo una mattinata di certo impegnativa sui temi della riduzione dei costi della politica, l’aula ha approvato a maggioranza – partendo da una proposta di emendamento del Partito Democratico – un provvedimento ‘salva uffici periferici’ che di fatto si riflette sui presidi regionali di Isernia e Termoli, alla luce del recente allarme trasferimento che ha coinvolto il personale dipendente.

La proposta originaria di emendamento, quello che ha dato il via libera alla votazione del subemendamento Toma, è stata presentata dal Partito Democratico, che ha chiesto all’aula di convergere sulla propria proposta: in sintesi, rimandando alla futura riorganizzazione della struttura regionale e del personale, Fanelli e Facciolla proponevano che “tutte le attività attualmente esercitate per e nel territorio di Isernia e Termoli non possono essere spostate nel territorio della provincia di Campobasso”.

facciolla e fanelli

Inizialmente il governo regionale ha opposto il fermo no all’emendamento visto il paventato contrasto con le norme generali, ipotesi smontata da Facciolla che ha parlato di una ‘moratoria’, possibile siul piano giuridico. Sul tema si è registrata un’ampia condivisione sia da parte del Movimento 5 Stelle, che delle due esponenti di ‘Prima il Molise’ Filomena Calenda e Aida Romagnuolo. Anche il già presidente Iorio e il consigliere Di Lucente hanno espresso la propria volontà affinché fosse trovata una soluzione a quello che si è paventato come un ulteriore depauperamento dei territori.

La sintesi si è trovata dopo qualche pausa con un subemendamento Toma che di fatto parla di uffici regionali territoriali, non di dipendenti, motivo questo per il quale il Pd ha presentato a sua volta un altro subemendamento. 

L’aula, che ha poi approvato l’idea del governatore, ha espresso voto favorevole al testo ‘governativo’ che, oltre ad assicurare la presenza a Isernia e Termoli di tutte le attività attualmente esercitate, avvia anche i ragionamenti su possibili nuovi servizi da istituire.

Il subemendamento Toma non ha convinto né Pd né 5 Stelle, che avrebbero preferito mettere in sicurezza i lavoratori specificando che “le attività garantite non possono essere diminuite nel numero di personale oggi alle stesse assegnate”. La maggioranza ha votato compatta il subemendamento Toma nonostante i reiterati inviti dei consiglieri Pd (Fanelli e Facciolla) e del portavoce del Movimento 5 Stelle Greco ad una riflessione più ampia sul tema.

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