HomeSenza categoriaAula vuota e nessuna proposta: stop per il progetto ‘Bounce forward’

Aula vuota e nessuna proposta: stop per il progetto ‘Bounce forward’

Battuta d’arresto per i ‘pop-up shops’ previsti tra gli interventi. Il commento del consigliere Moscato: “Sfruttare questi momenti per non rimanere in un limbo di disinformazione”


ISERNIA. Ieri pomeriggio al Comune di Isernia si è tenuta l’assemblea Lipa per illustrare il progetto ‘Bounce Forward’, approvato con delibera di giunta lo scorso 4 aprile, che prevede tra i suoi macro interventi la creazione di un museo etnografico e l’apertura in via sperimentale dei cosiddetti ‘pop-up shops’, o negozi temporanei, nel centro storico di Isernia. Ma l’aula a palazzo San Francesco si è presentata tristemente semivuota, risultando in zero proposte pervenute.

“Nel ringraziare tutti i presenti per aver partecipato fattivamente all’incontro e fornito un prezioso contributo in merito all’avviso pubblico che verrà pubblicato nei prossimi giorni – ha commentato su Facebook il consigliere comunale Nicola Moscato – non posso fare a meno di constatare che il numero dei partecipanti in aula era davvero troppo basso per potersi definire soddisfatti. La Lipa è, per definizione, uno degli strumenti tramite il quale il cittadino può prendere parte attivamente al processo decisionale politico- amministrativo. Può, pertanto, essere parte fondamentale delle decisioni prese da un’amministrazione su un determinato tema”.

“Mi rendo conto assolutamente – ha continuato Moscato – che l’orario non fosse dei più comodi e che il freddo e la pioggia non hanno invogliato molti a muoversi da casa ma, senza ipocrisia, non posso negare che mi sarei aspettato più partecipazione, al di là dei tanti contenuti preziosi che i presenti hanno fornito su un progetto ritenuto di grande interesse. Se ci vengono forniti gli strumenti per poter esprimere la nostra opinione, bisognerebbe sfruttarli. Altrimenti, si rimane fermi in un limbo di disinformazione, a lamentarsi che altri hanno deciso anche per noi”, ha concluso il consigliere.

L’obiettivo dei ‘pop-up shops’, come già ampiamente testato in diverse città europee, è attirare l’attenzione dei consumatori con finestre d’acquisto brevi e irripetibili, per riqualificare le zone in cui il commercio è ormai stagnante. Si tratta di un’intelligente operazione di valorizzazione urbana, economica e sociale, perché tra le altre cose consente di rivitalizzare il mercato degli immobili con fitti a breve termine vantaggiosi sia per i proprietari che per i commercianti.

Una sinergia virtuosa tra pubblico e privato che però, al momento, ha subito una spiacevole e inattesa battuta d’arresto.

Pietro Ranieri

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