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Comunali, l’eurodeputato Paolucci per Battista: non fatevi ingannare dalla Lega, ricordate le offese e non solo

Prove tecniche di unità a Sinistra con la lista a sostegno del sindaco uscente. Nella sede elettorale del primo cittadino l’onorevole Giusy Occhionero (Leu), Danilo Leva , Francesco Totaro e Augusto Massa che rilancia: “votare Salvini è come votare chi ti ha sputato in faccia e continua a farlo”


di Lucia Sammartino

CAMPOBASSO. “Un candidato leghista, una cosa inaudita”. Antonio Battista, sindaco uscente del comune capoluogo che, politicamente e da sempre, è più rosso che nero, non si tiene.

Pur essendo un amministratore misurato e mai sopra le righe, spiega, con una sola frase, quello che è un po’ il pensiero ricorrente, in ogni realtà cittadina del Mezzogiorno d’Italia dove ‘sputano’ candidati della destra sovranista e nazionalista .

Prima di lui questa mattina, nel corso dell’incontro con il candidato alle Europee Massimo Paolucci, arrivato a Campobasso per sostenere Antonio Battista come fece alla precedente tornata elettorale, anche Augusto Massa non ha usato parole troppo tenere.

“Votare Salvini, nel Mezzogiorno, è come votare chi ci ha sputato in faccia e ancora lo fa – ha detto senza mezzi termini Massa -, dare mandato ai responsabili di una disgregazione sociale complessiva, simboleggiata dalle scelte fatte fino ad oggi”.

Nella sede elettorale del sindaco uscente, ci sono i candidati in corsa con la lista ‘La Sinistra per Campobasso” a sostegno di Antonio Battista. Ma ci sono anche l’onorevole Giusy Occhionero, Danilo Leva e Francesco Totaro.

Fino a qualche mese fa, la fotografia scattata oggi sarebbe stata impossibile.

danilo totaro e augusto 11 maggio 2019

La deputata di Leu e l’europarlamentare napoletano Massimo Paolucci, esponente dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici ma saldamente parte di Articolo 1, siedono allo stesso tavolo con Battista, esponente del Partito Democratico.

Tre diversi sentire di uno stesso schieramento che ha preso coscienza degli errori commessi, della divisione che ha alimentato scelte dell’elettorato che il centrosinistra sta pagando ancora a caro prezzo.

Una disgregazione che ha allontanato militanti e simpatizzanti, ha creato sconfitte che bruciano ancora, che hanno consentito alla destra sovranista e nazionalista di farsi largo, che hanno aiutato e non poco il populismo del Movimento 5 Stelle.

Si torna insieme, per riportare il centrosinistra al Governo, per le Amministrative e per le Europee. Una ‘santa alleanza’ per far sì che il centrosinistra resti al governo cittadino, che la deriva nazionalista e sovranista non si ritagli spazi di manovra né in città né in Europa.

Dobbiamo allargare il campo, ammettere di non aver saputo intercettare le istanze dei cittadini e di aver incassato una sconfitta che ci ha portato a perderci. Torniamo ad essere insieme – ha spiegato l’onorevole Giusy Occhionero – per un partito che cresce nella democrazia e nella partecipazione, che sappia fare quell’opera di ricucitura e che riporti il centrosinistra al Governo, quello che oggi coincide con la regressione completa della società e dei suoi valori. La sinistra ha il coraggio di ripartire e quale modo migliore per combattere se non sostenere chi ha combattuto in questi cinque anni, come il sindaco Antonio Battista per dare continuità ad un’azione portata avanti con tenacia, con la consapevolezza delle proprie radici, delle ideologie e degli ideali”.

Anche Augusto Massa ha salutato questa rinnovata condivisione di obiettivi e di intenti fotografando la lista che sostiene Battista, concentrato di storie e culture diverse ma che hanno radici politiche identiche , perché possano rafforzare il centrosinistra, aperto e largo.

Lega e 5 Stelle, uniti al Governo e divisi nelle realtà territoriali, hanno scippato Campobasso dei fondi per il Bando Periferie. Hanno cancellato con un no quello che invece si sarebbe potuto realizzare: infrastrutture indispensabili che il governo Gentiloni aveva deciso di finanziare conoscendo bene le ristrettezze nelle quali navigano gli enti locali.

Progetti, idee innovative, infrastrutture che il Governo ‘del cambiamento’ di Salvini e Di Maio ha deciso di cancellare con un colpo di spugna privando i Comuni di dotazioni economiche rilevanti, anzi vitali.

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