Domani mattina il presidente uscente del Consiglio comunale spiegherà le ragioni di questa decisione. Convocata anche la direzione regionale del Partito Democratico. Scaduti i termini questa mattina per gli apparentamenti ufficiali, il Movimento 5 Stelle aveva già dichiarato la propria posizione in merito confermando però le interlocuzioni in atto con il Pd
CAMPOBASSO. Il dibattito social impazza, il ballottaggio di domenica prossima è l’argomento principale della discussione (virtuale e non) da ormai una settimana.
Chi appoggia chi? Chi non appoggia chi e perché? Il tema coinvolge come una tempesta anche il movimento civico ‘Io amo Campobasso’ che però ha chiarito, con una nota stampa che non lascia spazio ad alcun fraintendimento, quale la decisione assunta dal direttivo, sentiti anche i candidati.
Ad oggi, sulle bacheche, trovano spazio appelli al voto, espressi singolarmente e a titolo personale. E, di contro, anche posizioni molto più tranchant rispetto all’ipotesi di schierarsi con il Movimento per contrastare la Lega. Due facce della stessa medaglia, si legge, nessun motivo per appoggiare i 5 Stelle complici al Governo di Salvini. Ma è la logica del ‘male minore’ a farla da padrona, nell’elettorato di centrosinistra e in quello che si rispecchia nel movimento civico ‘Io amo Campobasso’.
Il Partito Democratico terrà una riunione della direzione regionale mercoledì sera per affrontare nuovamente la questione con una ‘platea’ più allargata rispetto a quella delle segreteria regionale che è stata convocata venerdì scorso. Avranno quindi la possibilità di esprimere la propria opinione sia i componenti ‘di maggioranza’ (quindi quelli eletti con il segretario Vittorino Facciolla) che quelli di minoranza (che di fatto sono le correnti che hanno sostenuto Michele Durante e Stefano Buono).
L’apparentamento ufficiale non c’è, visto che i termini per poterlo formalizzare sono scaduti ma era chiaro fin dall’inizio che non sarebbe potuto accadere null’altro: le indicazioni del Movimento a livello nazionale e le precise dichiarazioni in tal senso di Roberto Gravina, che però conferma le interlocuzioni in atto con il Partito Democratico, sono sempre state chiarissime.
Esce allo scoperto, ufficialmente, Michele Durante (Partito Democratico e presidente uscente del Consiglio comunale) che domani mattina incontra la stampa ma rende noto fin da oggi il suo pensiero.
“Non mi interessa la possibilità di un seggio in opposizione al centrodestra, io voterò per Roberto Gravina” spiega. E’ noto che, nell’eventualità vincesse il centrodestra, il Partito Democratico avrebbe un consigliere comunale in più (che sarebbe Durante ma nell’eventualità Battista rinunciasse al seggio). Tra l’altro, dei 4 consiglieri, tre sarebbero della corrente di minoranza del Pd (i 4 che potrebbero entrare sono Salvatore, Chierchia, Trivisonno e Ramundo). Se vincesse Gravina, il numero dei consiglieri Pd si ridurrebbe a due (Salvatore e Chierchia, quindi maggioranza e minoranza Pd. Il seggio a Battista lo cederebbe ‘Sinistra per Campobasso’ e cioè Bartolomeo Terzano). Nel caso di 5 Stelle al governo cittadino, com’è arcinoto, anche ‘Io amo Campobasso’ perderebbe il seggio. Fatto questo che non ‘preoccupa’ Paola Liberanome e i sostenitori/firmatari del manifesto programmatico.
Il presidente uscente del Consiglio Comunale di Campobasso, Michele Durante, anticipa il suo voto al ballottaggio del 9 giugno e domani mattina spiegherà le motivazioni di tale decisione. Ma ha già specificato che “all’interno del Partito Democratico è necessario ridisegnare, partendo dall’analisi del risultato elettorale e dagli errori commessi, una proposta politica e amministrativa seria e credibile, che parta dalla Città di Campobasso e dal Molise”.
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