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Parcheggi a pagamento a Isernia, Moscato: “Aumento del 5% già previsto dal Consiglio comunale”

L’esponente di maggioranza a palazzo San Francesco contribuisce a fare chiarezza nella polemica relativa al bando per la realizzazione delle strisce blu


ISERNIA. Oltre al giallo, il caos. Non si placa l’eco delle polemiche a Isernia sul caso ‘strisce blu’.
Dopo le dichiarazioni del sindaco Giacomo d’Apollonio in assise civica, in risposta all’interrogazione del consigliere Raimondo Fabrizio, interviene sull’argomento anche l’esponente di maggioranza Nicola Moscato, il quale contribuisce a fare chiarezza sulle ultime vicende e in particolare sul numero degli stalli previsti, la cui lievitazione dell’ormai famigerato 5% sarebbe stata già votata dal Consiglio comunale.

“Con apposita delibera consiliare, – spiega Moscato – il Consiglio Comunale ha deciso di esternalizzare il servizio di gestione degli stalli blu con consequenziale aumento degli stessi per il numero di 827 soste (riguardanti perlopiù soste coperte, quali il parcheggio dell’Auditorium e quello di Via Berta), fatta salva la possibilità per il nuovo gestore di incrementare quel numero nella misura non superiore del 5%.
Tale delibera di Consiglio fu votata pressoché all’unanimità dei presenti in aula, anche perché la concessione esterna di quel servizio avrebbe permesso alla città di affrontare un annoso problema relativo alla riscossione dei parcheggi (dopo il fallimento della Società Metropark e stante l’impossibilità della gestione diretta tramite Polizia Municipale per carenza di organico) ed avrebbe permesso altresì la realizzazione di tutta una serie di servizi ulteriori, tra cui la riattivazione della Ztl nel centro storico, la riqualificazione del Terminal Bus, il ripristino del sistema di bike sharing, con la possibilità di assunzioni ‘in loco’ da parte del nuovo gestore”.

Di qui il mistero sulla quantità dei parcheggi previsti in città e le eventuali responsabilità. “Inspiegabilmente, – continua Moscato – tale volontà consiliare non è stata convertita in maniera fedele nella successiva determina dirigenziale, posta alla base del bando di gara, ove le soste sono inopinatamente stare aumentate a 972.
Orbene, quand’anche si voglia riconoscere una residuale responsabilità in capo al Consiglio Comunale del mancato controllo della determina dirigenziale (comunque non configurabile, dato che la legge attribuisce al Consiglio comunale poteri sì di controllo, ma sugli atti della Giunta e non su quelli dei dirigenti, che godono del più ampio potere gestionale rispetto alla parte politica), la problematica principale era quella di mediare con la società vincitrice dell’appalto e riportare il tutto all’originaria volontà del sovrano Consiglio, al fine di non vanificare la volontà dello stesso ma soprattutto di evitare un gravoso contenzioso giudiziario con la società vincitrice dell’appalto.

Si è quindi ritornati alla decisione consiliare originaria, – chiarisce l’esponente di maggioranza – ossia quella di partire dal numero prefissato di 827 soste, aumentato fino al 5%, previsto dal punto 9 della delibera stessa. Per un numero, per l’appunto, totale di 867.
Pertanto, contrariamente a quanto letto da qualche mio collega consigliere comunale, che pur votò a favore di quella delibera consiliare, l‘amministrazione non ha affatto arbitrariamente aumentato il numero degli stalli, ma ha riportato ‘sic et simpliciter’ le direttive originariamente impartite dal consiglio comunale.
Altre eventuali responsabilità, anche penalmente rilevanti, inerenti all’adozione della determina dirigenziale incriminata – conclude Nicola Moscato – saranno poi valutate dai preposti organi giudiziari, ferma restando, nel caso, la facoltà del Comune di costituirsi parte civile in un instaurando processo penale”.

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