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Nella Consedin amici e parenti dei consiglieri, Ortis e Di Marzio portano il caso in Parlamento

Per i senatori molisani si tratterebbe di una nuova parentopoli tutta molisana


CAMPOBASSO. Fari accesi sul bando da 1 milione e 640mila euro destinato all’assistenza tecnica per il supporto nell’utilizzo dei fondi Por Molise Fesr Fse 2014-2020 e dei Fondi del Patto per lo Sviluppo della Regione Molise. “L’ennesima parentopoli – le parole dei due senatori pentastellati Fabrizio Ortis e Luigi Di Marzio – consumata sulla pelle di chi ha dovuto lasciare la sua terra in cerca di fortuna altrove: attendiamo l’esito degli accertamenti dell’Anac, l’Autorità anti corruzione, certi che l’ulteriore esempio di familismo amorale in un ente pubblico non potrà restare senza conseguenza”.

Quello che si contesta è che l’aggiudicazione del bando è avvenuta grazie alla presenza di 22 professionisti al servizio di Consedin ed Ernst&Young con esperienze pluriennali e qualificanti alle spalle, i cui curricula erano stati chiaramente allegati nell’offerta: “Ma nel novembre scorso – spiegano i senatori – in occasione dell’insediamento di queste figure presso gli uffici della Regione Molise, le due società hanno chiesto di sostituire, come consentito dal capitolato di gara, 14 di queste professionalità.

Sostituzioni che – hanno sottolineato Ortis e Di Marzio – sarebbero state fatte in favore di soggetti aventi legami stretti di parentela con consiglieri, assessori e altri notabili dell’attuale maggioranza di centrodestra al governo regionale, oltre che già beneficiari, nel recente passato, di incarichi più o meno fiduciari sempre presso la Regione Molise. Parenti e affini, tra l’altro, che in passato avrebbero sottoscritto identici contratti, ma grazie ad un’altra sponda politica”.

L’azione avviata dal MoVimento 5 Stelle dopo l’accesso agli atti della procedura parte dal fatto che i sostituti, oltre che amici e parenti dei soliti noti, sarebbero in tutto o in parte sprovvisti dei requisiti specifici richiesti dal bando. “Profili ed esperienze con più di un’anomalia – hanno rimarcato i senatore – confrontando la figura proposta a base di gara e quella chiamata a subentrare. Una cosa che, se appurata, sarebbe gravissima, perché farebbe passare un messaggio, inaccettabile, che in Molise lavorano solo quelli che hanno i santi in Paradiso. Un modo di fare politica che il MoVimento ha combattuto e continua a combattere fin dalla sua genesi”.

“Da parte del centrodestra molisano – hanno concluso i portavoce pentastellati – siamo di fronte all’ennesima, anacronistica applicazione di vecchie logiche clientelari e parentali, logiche che hanno allontanato la gente dalle istituzioni, alimentato rancori e odio sociale, impoverito i territori e provocato l’esodo di tanti giovani capaci ma disillusi.

Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro della PA Giulia Bongiorno: vogliamo capire se intenda attivarsi presso l’amministrazione competente affinché vengano chiariti i criteri adottati nell’assegnazione degli incarichi descritti e dissipati tutti i possibili dubbi circa eventuali interessi diretti. Non solo: al Ministro chiediamo anche quali iniziative intenda assumere affinché siano disposti gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti descritti per fare luce sui criteri adottati nell’assegnazione dei suddetti incarichi e valutati eventuali profili di illiceità, dissipando tutti i possibili dubbi circa eventuali interessi diretti degli amministratori locali.”

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