L’iniziativa promossa dalla direzione della Casa circondariale e approvata dall’Arsarp edalla Regione Molise: teoria e pratica per entrare a stretto contatto con la biodiversità ed educare alla difesa dell’ambiente
LARINO. Cultura, lavoro e sociale: tre settori che, insieme, rivelano il valore più profondo, e non solo economico, dell’agricoltura.
E’ la sintesi dell’iniziativa presentata questa mattina a Larino, promossa dalla Direzione della casa circondariale del centro basso molisano e approvata dall’Arsarp e dalla Regione Molise, che si sviluppa in due fasi: teoria e pratica per entrare a stretto contatto con la biodiversità e per educare alla difesa dell’ambiente e del territorio.
‘Dalla conoscenza alla tutela del patrimonio ambientale’ il nome del progetto che coinvolge i detenuti del carcere di Larino, dove tra l’altro è presente da oltre un quinquennio anche una sezione dell’istituto Agrario, in un percorso esperienziale che aiuterà loro a guardare le cose da un’altra prospettiva.
Il territorio è proprio uno dei settori in cui la malavita negli ultimi anni coltiva maggiormente i propri interessi.
“Si tratta – ha commentato l’assessore Nicola Cavaliere, presente stamattina alla conferenza – di un progetto nobile e ambizioso che merita il massimo sostegno da parte della Regione. Sono convinto che il programma otterrà ottimi risultati e l’auspicio è che tali forme di collaborazione possano evolversi in futuro per valorizzare sempre di più e a tutti i livelli il potere educativo dell’agricoltura”.
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