L’avvocato termolese, già parlamentare del Partito Democratico, commenta la decisione assunta nella serata di ieri dalla struttura commissariale e le ricadute in termini sociali ed economiche
CAMPOBASSO. La notizia del decreto Giustini e Grossi che, dal primo luglio (salvo miracoli) dispone la chiusura del punto nascita del San Timoteo di Termoli ‘piomba’ sull’assemblea regionale del Partito Democratico. Ed è proprio Laura Venittelli, ex parlamentare e termolese doc che rivendica con forza il diritto di nascere lì, per ragioni di identità, sociali e anche di tipo economico, a raccontare le sensazioni di chi non si vuole arrendere ad un destino che, di fatto, decreta la fine di un diritto sacrosanto.
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