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Sanità e tagli, i 5 Stelle azione: il Comitato nazionale verrà a Termoli, obiettivo salvare il Punto Nascita

Ieri il summit tra la delegazione parlamentare e i sindaci dell’area. Dal territorio la richiesta di una interlocuzione diretta con il Ministro della Salute, Giulia Grillo, alla quale i deputati del Movimento 5 Stelle non si sono sottratti. Massima attenzione anche sul prossimo Piano operativo


CAMPOBASSO. Confronto diretto con il ministro Giulia Grillo e con il Comitato nazionale Percorso Nascite per spiegare cosa significa, per l’intero Basso Molise, perdere il Punto Nascita. Ma anche e soprattutto per avanzare quelle proposte che consentano di ripensare la scelta adottata dal commissario ad acta, a valle di una serie di criticità che hanno fatto venir meno gli standard di sicurezza del reparto.

E’ il succo dell’incontro che si è tenuto ieri nel tardo pomeriggio a Termoli tra la delegazione parlamentare e i sindaci dell’intera area .

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“Abbiamo provato tutti ad essere molto concreti, nonché realisti – spiega Antonio Federico, deputato del Movimento 5 Stelle – e ho già avuto conferme dal Ministero per un incontro con il Comitato percorso nascite che potrebbe esserci già la prossima settimana, magari proprio a Termoli”.

La delegazione dei pentastellati, naturalmente, si è messa a disposizione degli amministratori che, a loro volta, rappresentano le istanze del territorio colpito dal decreto di fine giugno che ‘chiude’ le porte alle partorienti. Dal 7 luglio, saranno ‘costrette’ a scegliere un altro ospedale dove partorire.

Antonio Federico ripercorre le motivazioni della decisione assunta da Angelo Giustini e controfirmata da Ida Grossi.

“Il Comitato nazionale percorso nascite ha stabilito che non vi fossero più le condizioni minime di sicurezza per tenere aperto il punto nascite sulla base di standard stabiliti nel 2010 e approvati dalla Conferenza Stato-Regioni nello stesso anno, ordinando di fatto alla struttura commissariale la sospensione del servizio. La questione è legata al numero di parti annui che risulta essere ben al di sotto della soglia dei 500, che è già di per sé una deroga all’optimum che è rappresentato da 1000.

Altro nodo – prosegue l’onorevole pentastellato – è la ormai prossima presentazione della proposta del nuovo Piano Operativo che Agenas ha redatto e che avrà bisogno di tutta l’attenzione e di un percorso condiviso dalla struttura commissariale con operatori, amministratori e cittadini. Anche su questo aspetto ho già avuto rassicurazioni”.

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