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Ospedale Isernia, a rischio pure la Neurofisiopatologia. Izzo: “Pronti all’occupazione”

Il Comitato ‘In seno al problema’ si schiera nuovamente in difesa della salute pubblica. La questione approda pure in Consiglio comunale 


ISERNIA. Nuovo allarme per la sanità molisana, in particolare della provincia di Isernia. Dopo il servizio di senologia, rischia la soppressione anche il reparto di Neurofisiopatologia presso l’ospedale Veneziale. E all’orizzonte si prospettano iniziative eclatanti.

La denuncia è del comitato ‘In seno al problema’, per il tramite del portavoce Emilio Izzo. “Il reparto trasloca – afferma con una dura nota – fa le valigie per trasferirsi presso il Cardarelli di Campobasso. Ma come vi vengono in mente certe iniquità?

Presso l’Ospedale Veneziale di Isernia – spiega Izzo – da oltre 12 anni è stata attivata la U.O.C. di Neurofisiopatologia Clinica, composta da un’area dedicata alle attività ambulatoriali (visite neurologiche, diagnostica strumentale come elettroencefalografia ed ecocolor Doppler vasi epiaortici e transcranico, ambulatorio demenze e valutazioni neurocognitive, Day Hospital…) e da un’area di degenza ordinaria da sempre strutturata come Stroke Unit con ricoveri di pazienti con patologica cerebrovascolare acuta. La Stroke Unit è una struttura di tipo semintensivo dedicata al trattamento dell’ictus in fase acuta. E’ munita di sofisticate apparecchiature per il monitoraggio dei parametri vitali e di strumenti dedicati allo studio neurofisiologico e vascolare. Il reparto di Stroke Unit – ancora il portavoce del Comitato – è dotato di 6 posti letto e dal dicembre del 2018 è attiva la terapia trombolitica endovenosa, che in casi selezionati su precisi criteri clinici, permette di ridurre notevolmente il rischio di mortalità, disabilità o di complicanze. In reparto è presente un’equipe composta da medici neurologi ed infermieri altamente qualificati con i quali si integrano terapisti della riabilitazione e tecnici di neurofisiopatologia. Dall’attivazione della trombolisi endovenosa nel reparto Stroke Unit di Isernia sono stati trattati già 21 pazienti con ottimi risultati sull’outcome clinico. L’U.O.C. di Neurofisiopatologia-Stroke Unit serve un vasto ed eterogeneo bacino d’utenza, non solo pazienti molisani ma anche di province e regioni limitrofe. L’attività svolta nell’ultimo anno ha comportato 1.230 visite ambulatoriali esterne, 1.530 consulenze in Pronto Soccorso e nei vari reparti dell’Ospedale, 730 elettroencefalogrammi e circa 300 ricoveri”.

Ed è proprio dai tanti pazienti che sarebbe stato lanciato l’allarme della imminente chiusura. “Ma non sarà mai! – tuona Izzo – La nostra risposta sarà più veemente che mai! Torneremo davanti al ‘Veneziale’ per evidenziare la nostra rabbia, con la certezza che non permetteremo a nessuno di toccare la benché minima garza da senologia e neurofisiopatologia, pronti, anzi prontissimi a fare scudo con il nostro corpo occupando i reparti in questione, permettendo lo svolgersi del prezioso lavoro ma ostacolando qualsiasi tentativo di trasferire a Campobasso il nostro patrimonio ospedaliero”.

A giorni verrà resa nota la data dell’iniziativa. L’ennesima, in vista della più ampia da tenersi a Roma, sotto il ministero della Salute.

Intanto, anche il Comune di Isernia si mobilita. E inserisce l’argomento tra i puntii all’oridne del giorno del prosismo Consiglio, fissato per il 4 luglio.

 

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