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Campobasso secondo Gravina: ecco il programma per la legislatura

Le linee di mandato approvate a maggioranza, con l’astensione di centrosinistra e centrodestra. In serata via libera anche sul Dup, il Documento unico di programmazione


CAMPOBASSO. Le ‘cinque stelle’ del programma presentato in campagna elettorale riprese e ampliate nelle linee di mandato per i prossimi cinque anni, presentate dal sindaco di Campobasso Roberto Gravina e approvate oggi dal Consiglio comunale, con il voto favorevole del M5s e con l’astensione dell’opposizione di centrodestra e centrosinistra.

Un’apertura di credito nei confronti dell’amministrazione, come hanno spiegato i consiglieri di minoranza, al termine di un lungo dibattito. Iniziato appunto con l’intervento di Gravina e terminato in serata, con l’approvazione del Dup, il Documento unico di programmazione, illustrato in aula dall’assessore al Bilancio Giuseppina Panichella. Astenuti Pd e Sinistra per Campobasso, no del centrodestra, che fin dalla mattinata aveva espresso contrarietà sull’accorpamento in un’unica seduta di argomenti così rilevanti.

“Scrivere e presentare le linee programmatiche – ha affermato Gravina – non può ridursi ad un semplice adempimento burocratico ma rappresenta qualcosa in più, soprattutto per chi, oggi, si accinge a guidare la città forte di un risultato per certi versi inaspettato. Dopo anni di risultati cristallizzati nel primo turno elettorale, il 26 maggio i cittadini hanno rimandato il risultato elettorale al turno di ballottaggio. Il 9 giugno – ha aggiunto il sindaco – Campobasso ha scelto in modo chiaro di votare un candidato sindaco piuttosto che un altro, caricando di grande responsabilità colui che oggi presenta le linee di governo al Consiglio e quindi alla città tutta, consapevole di dover essere, necessariamente, rappresentativo soprattutto di coloro che hanno votato diversamente”.

“Le scelte successive – ha rimarcato ancora Gravina – a partire dalla composizione della Giunta, della presidenza del Consiglio e delle Commissioni, hanno poi smentito ogni tipo di voce, sottovoce o pettegolezzo, circa accordi veri o presunti tra le forze politiche in campo. Hanno semmai evidenziato che nulla è stato chiesto e nulla è stato dato ed in una dinamica democratica, sana e matura, lascia ben sperare che il futuro della politica cittadina possa privilegiare l’interesse collettivo a quello di parte”.

Quindi l’intervento di merito, sulla visione di città, a partire dalla programmazione delle politiche europee e di coesione. Il passaggio sulla sussidiarietà, quale principio costituzionale, il riferimento alla valorizzazione della Cittadella dell’economia, il potenziamento della raccolta differenziata, da implementare anche se i finanziamenti regionali sono finiti, il recupero delle opere pubbliche incompiute, gli interventi nel campo del sociale.

“La sfida per i prossimi anni – ha precisato ancora Gravina – sarà quella di aumentare la capacità di gestire fonti di finanziamento e opportunità economiche, direttamente, in un dialogo con la Regione, sempre indispensabile ma sempre più autonomo e scevro da condizionamenti politici di vecchia tradizione. Il comune di Campobasso è il capoluogo del Molise – ha concluso il sindaco – l’orgoglio di essere parte attiva delle scelte, che nel prossimo futuro potranno condizionare e valorizzare questa città e la sua regione, dovrà essere il trait d’union di questo mandato amministrativo.” Ora entrato nel vivo.

C.S.

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