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Rsa al SS Rosario, Tedeschi ‘diserta’ l’inaugurazione: “Bene nuovi servizi, ma lavoro all’Accordo di Confine”

Il consigliere regionale dei Popolari plaude all’apertura della Residenza Sanitaria Assistenziale, con 20 posti letto destinati a persone non autosufficienti, ma conferma la volontà di restituire al nosocomio venafrano il Pronto Soccorso, la Rianimazione e la Chirurgia


VENAFRO. Accoglie positivamente l’apertura della Rsa presso l’ospedale Santissimo Rosario, ma non si dice pago del risultato raggiunto. A suo avviso il nosocomio di Venafro deve tornare ad essere un punto di riferimento sanitario, con la riattivazione del Pronto Soccorso e dei reparti di Rianimazione e di Chirurgia. E per questo motivo lavora alacremente alla sottoscrizione di un Accordo di Confine tra Campania e Molise.

A parlare è il consigliere regionale dei Popolari, Antonio Tedeschi, che stamani non ha partecipato all’inaugurazione della residenza sanitaria assistenziale ed ha affidato ad una nota le sue ragioni.
“Fornire nuovi servizi è sempre una cosa positiva – ha commentato – anche se non posso nascondere un pizzico di rammarico pensando a ciò che il nosocomio venafrano rappresentava un tempo: un presidio in grado di salvare vite, un punto di riferimento per intere popolazioni, un centro sanitario attrattivo per la qualità delle sue cure. Lungi da me, ora, l’idea di criticare l’insediamento della RSA – ha proseguito Tedeschi – ma continuo a credere che la battaglia da portare avanti sia un’altra. Questo è anche il motivo per il quale ho scelto di non prendere parte alla inaugurazione, a mio avviso non corrispondente alle potenzialità della struttura e alle aspettative del territorio. I cittadini di Venafro, dei centri limitrofi, anche di fuori regione, infatti, si aspettano altro. Attendono di ritrovare, nel SS. Rosario, il loro punto di riferimento.

Ben venga, dunque, la RSA, – ha concluso – ma non perdiamo di vista il vero obiettivo. Ovvero quello di riportare presso la struttura ospedaliera venafrana servizi essenziali, quali Pronto Soccorso, Rianimazione e Chirurgia. Un traguardo dal mio punto di vista raggiungibile se si percorre la strada dell’Accordo di confine, al quale sto continuando a lavorare intensamente attraverso una serie di incontri tecnici tra Campania e Molise”.

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