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Sanità, 5 Stelle all’attacco: bloccare l’extrabudget, tagliare i fondi a Neuromed e Cattolica

In Consiglio regionale il capogruppo del Movimento 5 Stelle presenta un ordine del giorno e non lesina accuse rimarcando come la convenzione con l’istituto di Pozzilli  “da anni influenza la gestione del budget sanitario della Regione”


CAMPOBASSO. Consiglio regionale monotematico sulla Sanità: è  il Movimento 5 Stelle a portare all’attenzione il ‘casus belli‘.

Un tema, quello del privato convenzionato, che è contenuto nell’ordine del giorno presentato dal capogruppo, Andrea Greco, il quale punta il dito sulle convenzioni con le strutture private accreditate e, soprattutto, sulle presunte anomalie contrattuali con l’Istituto Neuromed.

Il Movimento avanza una proposta di quelle che fanno sobbalzare dalla sedia la politica regionale che, al di là dell’essere di centrodestra o di centrosinistra, ha sempre visto al suo interno un esponente direttamente riconducibile al dominus del Neuromed, l’europarlamentare Aldo Patriciello.

Per voce del capogruppo in Consiglio regionale, il Movimento chiede non solo una sforbiciata al budget concesso per i pazienti extraregionali ma anche la rivisitazione degli accordi di accreditamento. All’assise Greco chiede di votare un documento con il quale si impegna il presidente Toma ad adottare alcune linee di indirizzo per l’individuazione di “opportuni interventi che nel breve periodo possano condurre la Regione Molise all’uscita dal Piano di Rientro e, allo stesso tempo, risultino capaci di garantire il pieno diritto alla tutela della salute dei cittadini molisani”.  

Fra gli interventi da porre in essere “il riequilibrio del budget sanitario destinato alle strutture private accreditate, in particolare Neuromed e Fondazione Giovanni Paolo II, avendo cura che le risorse appostate per le cure dei pazienti non residenti nella regione Molise non siano superiore ad un terzo di quelle previste per i pazienti residenti. Di conseguenza – di legge – direzionare le ingenti economie derivanti dal predetto riallinamento al potenziamento delle strutture sanitarie pubbliche anche al fine di limitare la mobilità passiva che ammonta a circa 80 milioni di euro”.

Non solo: fra gli impegni richiesti nell’ordine del giorno del Movimento la “previsione del blocco assoluto e inderogabile dell’extrabudget nei termini e con le modalità indicate dal Tavolo e dal Comitato per evitare ulteriori innalzamenti delle aliquote Irpef e Irap a carico dei cittadini e delle imprese”.

Il Neuromed, come è noto, opera da anni in regime di accreditamento istituzionale. “L’ultima revisione contrattuale – si legge nell’ordine del giorno – risale al giugno 2017 quando il direttore del Servizio  firma la convenzione che estende i suoi effetti dal 2016 al 2018”.

Con questa convenzione viene riconosciuto al Neuromed un budget annuale di complessivi 44 milioni 255mila 881 euro. Per le prestazioni di assistenza ospedaliera 24 milioni 836mila 665 euro di cui 4 milioni 447mila 659 euro per i pazienti molisani e 20 milioni 388mila 996 euro per gli extraregionali. Per le prestazioni di assistenza ospedaliera integrative, vengono riconosciuti 2 milioni circa di euro. Le prestazioni di assistenza ambulatoriale raggiungono i 17 milioni e 400mila euro circa di cui 5 milioni 680mila euro circa per i pazienti regionali e 11 milioni 680mila euro circa per gli extraregionali.

“Oltre al già noto problema della corresponsione degli extra-budget contrattuali – rimarca il capogruppo pentastellato – è evidente l’importante cifra riconosciuta come budget ordinario nella convenzione con il Neuromed per i pazienti extraregionali. Possibilità questa introdotta nel 2016, con la Legge di Stabilità e la modifica parziale del decreto legislativo 95 del 2012. In sintesi si diede la possibilità alle Regioni di acquistare prestazioni erogate a cittadini residenti in regioni differenti da quelle di appartenenza – sottolinea Greco -. In Molise questa possibilità si è trasformata in una previsione di spesa maggiore per gli extraregionali che per i regionali: il totale annuale delle prestazioni acquistate per pazienti extraregionali dal Neuromed, tra ospedaliere e ambulatoriali, è pari ad 32 milioni circa a fronte di una spesa per i cittadini molisani di 10 milioni circa. E’ quindi evidente che bisogna porre rimedio a questa situazione assolutamente singolare e senza alcun precedente in altre regioni. Recuperare risorse che oggi, di fatto, anticipiamo ad altre regioni gioverebbe non poco ad una sana gestione dell’intero comparto” continua Greco.

Per quanto attiene la questione delle prestazioni extra-budget, per il capogruppo del Movimento 5 Stelle si tratta di clausole “apparentemente vessatorie per la Regione Molise che pregiudicano la tenuta degli accordi stessi, aprendo di fatto ad un riconoscimento senza limiti di spesa preventivabili sull’extra-budget. In pratica sottopongono l’ente Regione all’obbligo di dover corrispondere delle somme non calcolabili a priori”.

(segue aggiornamento)

 

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