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Isernia, centrodestra a caccia del candidato perfetto per la Provincia: avanza l’ipotesi Alfredo Ricci

Il primo cittadino di Venafro è molto ben visto negli ambienti della politica regionale, vista anche la precedente performance del 2014. Su Campobasso la situazione appare molto più fluida: in attesa di capire cosa faranno Pd e Movimento 5 Stelle, nello schieramento opposto prende corpo l’ipotesi di individuare il candidato giusto fra gli amministratori del Molise centrale 


di Lucia Sammartino

ISERNIA. Centrodestra al lavoro per le imminenti candidature alla presidenza della Provincia di Isernia, la cui scadenza è fissata a lunedì prossimo. Qualche giorno di tempo in più, invece, per le designazioni da proporre, in quelle che sono elezioni di secondo grado quindi destinate agli amministratori, per l’Ente di via Roma a Campobasso.

QUI ISERNIA. Come anticipato, la candidatura al vertice dell’Ente di via Berta avrebbe suscitato il duplice interesse dei Popolari per l’Italia: da un lato l’assessore regionale Vincenzo Niro che avrebbe strizzato l’occhio al sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio. Dall’altro, l’uomo forte del partito nell’Alto Molise, il consigliere Andrea Di Lucente, che punterebbe sul primo cittadino di Pescolanciano, Manolo Sacco.

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Acclarato il diniego del sindaco di Isernia, Giacomo D’Apollonio, che si sarebbe chiamato fuori dalla competizione, fra i litiganti ecco spuntare l’asso nella manica: Alfredo Ricci, primo cittadino di Venafro. Molto stimato e ben visto negli ambienti politici regionali, sarebbe uno di quei candidati davvero spendibili senza frizioni politiche. Senza contare che, nell’ottobre del 2014 nonostante la situazione politica diversa, che vedeva il centrosinistra alla guida della Regione e molto più radicato sul territorio, riuscì in un’ottima performance personale. Lo stesso attuale sindaco di Venafro, allora, rimarcò come quel risultato fosse il sintomo della rinascita dell’appeal del centrodestra, che veniva fuori dalla batosta subita alle Regionali. Per quella tornata elettorale, nel 2014, Ricci ottenne un risultato straordinario vista la contingenza politica che non avrebbe dovuto premiarlo. Allora, 32 amministratori su 50 non scelsero il candidato del centrosinistra, Luigi Brasiello. E 231 votanti su 496 attribuirono la propria preferenza all’attuale sindaco di Venafro.

Questa volta il vento del voto ponderato, che attribuisce maggiore peso ai comuni di Agnone e Frosolone, soffia in tutt’altra direzione. I soliti rumors raccontano di una sorta di interlocuzione avviata nelle scorse settimane con tutti gli amministratori della provincia: il sindaco Marcovecchio avrebbe evidenziato la disponibilità, certo, ma al netto degli impegni che lo vedono spesso fuori dalla regione. Il primo cittadino di Pescolanciano si sarebbe dichiarato fin da ora pronto alla competizione. Fari puntati pure sul neo sindaco di Frosolone, Felice Ianiro, che, però, proprio perché eletto da poco (il 26 maggio scorso) potrebbe non godere dell’appoggio incondizionato degli elettori chiamati alle urne (cioè gli amministratori).

QUI CAMPOBASSO. Nel capoluogo, la situazione è molto più fluida: le candidature dovranno essere presentate martedì 13 agosto ma al momento ogni decisione pare essere in stand by in attesa di comprendere lo scenario della parte concorrente. Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, non dovrebbe essere della partita ma impensierisce, e non poco, lo schieramento di centrodestra la possibilità (che al momento non trova conferme) che il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico trovino una sorta di accordo. Il primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti, potrebbe essere della partita ma in gioco ci sono altre variabili. Ad esempio un eccessivo carico di responsabilità che potrebbe gravare sulla sua persona visto che dovrà avere anche un ruolo di rilievo nel Cosib. Il discorso si fa anche più politico, nelle chiacchierate che precedono le designazioni. E’ un dato di fatto che a Termoli il centrodestra abbia vinto, che nel Basso Molise sia ai vertici di quasi tutte le amministrazioni. Quindi quell’area non avrebbe problemi di rappresentanza come invece ne ha il medio Molise. Quindi la ‘caccia’ al candidato per la Provincia di Campobasso potrebbe concentrarsi proprio nel capoluogo.

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