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Provinciali a Isernia, il centrodestra si ‘spacca’: presentante le candidature di Ianiro e Ricci

Come da pronostici, non si è trovata la quadra sul solo sindaco di Frosolone, sponsorizzato da Niro e Micone. In campo, dunque, pure il primo cittadino di Venafro, sostenuto da Iorio e, pare, anche da un centrosinistra senza un proprio rappresentante


ISERNIA. I rumors delle ultime ore sono stati abbondantemente confermati. L’asse centrista di Niro e Micone, che hanno puntato tutto sulla candidatura di Felice Ianiro alla presidenza dell’Ente di via Berta, forti dell’unione di ferro tra i comuni di Frosolone, appunto, e Agnone, non ha retto al malcontento di Iorio e i dei suoi fedelissimi. E il centrodestra, all’atto della presentazione delle candidature per la guida della Provincia di Isernia, i cui termini sono scaduti stamani alle 12, si è presentato spaccato. Due, quindi, gli esponenti in corsa: il sindaco di Frosolone e il sindaco di Venafro Alfredo Ricci. 

Il primo, figura nuova nel panorama politico ed eletto per la prima volta il 26 maggio scorso, conta sull’appoggio dei centristi dell’Udc, dei Popolari, della Lega e di Forza Italia.
Il secondo, politico giovane ma navigato, già candidato presidente nel 2014 con un ottimo risultato personale, è supportato, invece, dall’ex governatore Iorio, e dai suoi sostenitori al Comune di Isernia, dal primo cittadino di Roccamandolfi Giacomo Lombardi e da diversi esponenti della Valle del Volturno, nonché – si vocifera – dal centrosinistra orfano del proprio candidato. La partita si è appena aperta.

felice ianiroIl primo a formalizzare la sua candidatura è stato Felice Ianiro, accompagnato dagli esponenti dei Popolari Manolo Sacco e Vittoria Succi.

“Credo – ha esordito Ianiro – di essere il candidato dell’intero centrodestra. Mi raccorderò con tutte le forze politiche dell’area e con il presidente della Regione Donato Toma, perché io mi sento il candidato della coalizione. La controparte – ha poi affermato – è legittimata a contestare il metodo. Penso che la mia candidatura sia parimenti legittima. Non viene da una imposizione dall’alto, ma da una cooptazione dal basso. Sarà l’elettorato a valutare e scegliere, così come accade in democrazia. Per quel che mi riguarda, se e quando sarò il presidente dell’ente rappresenterò l’intera provincia e quindi pari valori, pari trattamento e identica valutazione delle problematiche provenienti dal territorio”.

Diverse le criticità con cui il la provincia fa i conti, ma per Ianiro esistono delle priorità, prima fra tutte la viabilità. “Bisogna prendere atto delle disponibilità finanziarie – ha poi evidenziato – e dei problemi dell’ente, che al momento non conosco del tutto, però la viabilità credo sia uno dei primi problemi da affrontare”.

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