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Turismo rurale, 250 coperti e prodotti del Molise. Tedeschi: svolta decisiva per il settore

La soddisfazione del consigliere regionale dei Popolari per l’Italia, proponente della proposta di legge, approvata ieri dal Consiglio regionale, con i voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e del Pd


CAMPOBASSO. Turismo rurale, previsto l’aumento del numero massimo dei coperti, da 100 a 250, con l’impegno a utilizzare i prodotti molisani. Sono le due novità maggiori della proposta di legge di modifica dell’articolo 3 della Legge regionale 9 del 7 giugno 2011, sulle misure a sostegno del turismo rurale ed ampliamento dell’offerta di ristorazione’. Provvedimento approvato ieri dal Consiglio regionale, con i voti favorevoli della maggioranza e del Pd.

“Una svolta decisiva per il settore, che ci permette di conseguire un doppio risultato”, ha commentato il consigliere regionale Antonio Tedeschi, proponente della proposta di legge, firmata anche da Salvatore Micone, Nico Romagnuolo e Aida Romagnuolo.

Gli operatori del turismo rurale potranno quindi ampliare la propria offerta, innalzando a 250 il numero dei posti a tavola, con riferimento all’offerta di ristorazione. Si prevede inoltre impulso alle produzioni agricole molisane, in quanto la legge prevede il ricorso a materie prime provenienti da produttori locali ed aziende agricole regionali, nella percentuale del 50%.

“Si è compiuto un passo importantissimo nell’ottica di un maggiore sviluppo del nostro turismo rurale – ha rimarcato l’esponente dei Popolari per l’Italia – puntando su requisiti principi, ovvero legati ad una ristorazione incentrata su pietanze tipiche della gastronomia regionale, nel pieno rispetto delle tradizioni e della cultura rurale della nostra terra. Aspetti che contraddistinguono il concetto stesso di turismo rurale”.

“Sono certo – ha aggiunto Tedeschi – che la riduzione dei vincoli a carico degli operatori del settore e l’incentivo all’utilizzo di prodotti a chilometro zero, con la garanzia della tracciabilità, produrrà effetti positivi sull’intero comparto”.

Pensiero rafforzato dalle osservazioni prodotte in Commissione da alcune associazioni di categoria, come la Confcommercio, che si era espressa positivamente sul testo normativo, sostenendo che “la possibilità di ampliare l’offerta di ristorazione potrebbe fornire un’ulteriore spinta allo sviluppo del turismo rurale, ampliando anche il novero dei soggetti ammessi a svolgere l’attività e che la modifica presente nella Pdl avrebbe il merito di incentivare le offerte gastronomiche tipiche e l’uso delle materie prime locali”.

“Esprimo enorme soddisfazione per l’approvazione della legge – ha concluso il consigliere – sperando che i diretti interessati possano beneficiare al meglio dei vantaggi che ne derivano e ringraziando il Consiglio regionale e tutti i colleghi che hanno sostenuto l’iniziativa”.

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