Isernia, strisce blu: depositato un esposto in Procura, Corte dei Conti e Anac

L’azione di sollecito all’autorità giudiziaria giunge dal ‘Gruppo Cittadini Attivi’


ISERNIA. “Tempo fa, lo stesso Sindaco di Isernia, in dichiarazioni pubbliche, ha affermato di aver trasferito alla Procura della Repubblica, alcuni atti e documenti riguardanti le ‘soste a pagamento’ ma, a seguito delle mutate condizioni, abbiamo tuttavia chiesto agli organi inquirenti di acquisire anche gli atti successivi, ivi compresi quelli riferiti all’atto di transazione sottoscritto tra la ditta aggiudicataria ed il Comune di Isernia” Questo si legge in una nota diramata dal ‘Gruppo Cittadini Attivi’, che ha depositato in Procura, Corte dei Conti e Anac un esposto nel quale si chiedono chiarimenti sulla faccenda.

“Per quanto ci riguarda, non appena è partita concretamente l’operazione ‘strisce blu’, con la perimetrazione degli stalli lungo le vie cittadine, il Gruppo Cittadini Attivi, ha chiesto conto direttamente alle strutture comunali, delle anomalie che si stavano verificando, ricevendo assicurazioni che tutto si sarebbe risolto in brevissimo tempo, grazie all’interlocuzione che la Giunta Comunale stava portando avanti con la Ditta aggiudicataria del servizio. Ma a seguito della transazione sottoscritta tra il Comune di Isernia ed il gestore del servizio, il quadro dei fatti è mutato completamente e a quel punto, abbiamo chiesto ai consiglieri comunali Mino Bottiglieri e Ritapaola Formichelli, il supporto per l’elaborazione di un esposto”.   

“Oggi quell’esposto è stato depositato – si legge ancora nella nota inviata dal gruppo cittadino – e con tale atto abbiamo chiesto ufficialmente agli organi della magistratura, ognuno per le proprie competenze, di far luce su tutta la scellerata gestione di tale servizio”.

Nella nota a spiegazione di tale provvedimento viene esplicitato come le lamentele limitate ai social network lasciano il tempo che trovano, sottolineando invece la necessità di “produrre atti concreti e sollecitare l’autorità giudiziaria a svolgere il proprio dovere, al fine di indagare e verificare se le procedure seguite sono legittime oppure, al contrario, se vi sono state violazioni di legge, anche evidenti a parere degli scriventi”.

Il gruppo rileva come, in base agli atti, “emerge chiaramente che attraverso un’anomala procedura è stato stravolto il bando originario e, con una successiva transazione priva del parere dei Revisori, è stato ‘di fatto’ aggiudicato un appalto milionario senza il rispetto della procedura che prevede un bando di gara. Abbiamo segnalato che, in seguito a tale transazione, la ditta aggiudicataria del servizio realizzerà un minor numero di posti auto coperti (più onerosi) che sono stati sostituiti da stalli scoperti e, cosa che lascia stupiti, tutti i parcheggi sono concentrati nelle strade del centro urbano al fine di consentire un guadagno assicurato alla ditta aggiudicataria, mentre in interi quartieri (pure molto frequentati e popolosi come quello di San Lazzaro) non è previsto alcun parcheggio a pagamento. In sostanza – desume il Gruppo – tutto appare come un esclusivo vantaggio per il privato a discapito dell’Ente pubblico e, di conseguenza, a discapito dei Cittadini”. Viene inoltre denunciato il metodo degli ‘accordi verbali’, più volte criticato anche da altri fronti: “in questo modo confermando che l’appalto è stato gestito senza il rispetto delle norme basilari di trasparenza”.

Continua dunque il ‘caos blu’ che, in questa torrida estate molisana, sta accendendo sempre più gli animi di cittadini e attivisti che su questa faccenda si sentono, letteralmente, ‘traditi e imbrogliati’ dall’amministrazione d’Apollonio.

Pietro Ranieri

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