HomeSenza categoriaPolo museale verso la cancellazione: Izzo denuncia il silenzio delle istituzioni

Polo museale verso la cancellazione: Izzo denuncia il silenzio delle istituzioni

E poi rilancia la proposta di un privato cittadino per la sistemazione delle mura ciclopiche del centro storico di Isernia


CAMPOBASSO/ISERNIA. Firmato il 13 agosto dal ministro Bonisoli, sta per entrare in vigore il decreto che ‘cancella’ i Poli museali regionali e introduce le Direzioni territoriali, con l’accorpamento del Molise all’Abruzzo. Un provvedimento che sarebbe diretta conseguenza della mancanza di dirigenti.

L’ora x scatta giovedì 22 e a far sentire la sua voce è il noto sindacalista e funzionario Mibac Emilio Izzo. Questi, sempre in prima linea con battaglie per il territorio, tuona contro quella che ritiene essere “l’ennesima mortificazione”. Ma soprattutto, alla luce della notizia già rimbalzata sui quotidiani nei giorni scorsi, denuncia “il silenzio delle istituzioni”.
Izzo ringrazia, chiaramente con sarcasmo, il presidente della regione Donato Toma e l’assessore regionale alla Cultura Vincenzo Cotugno, “entrambi non pervenuti”, ma soprattutto il suo disappunto è rivolto al ministro Bonisoli: “Grazie di cuore a tutti – afferma – Dopo la morte dell’editoria, un’altra perla pentastellata!”.

Il sindacalista fa poi un excursus sulla gestione dei beni pubblici nel tempo, a suo avviso fallimentare. Di cui tra le massime espressioni vi è la chiusura del Museo pentro di Santa Maria delle Monache, “nell’indifferenza generale”. E riconduce la gran parte dei problemi alla mancata individuazione di professionalità adeguate al ruolo. Complice una politica interessata – sostiene – esclusivamente ai voti.

Izzo riferisce altresì di aver raccolto già reazioni alle sue esternazioni indignate e riporta una denuncia/proposta sul centro storico di Isernia lanciata da una privata cittadina.
Quest’ultima ha segnalato, oltre alla su citata chiusura del Museo di Santa Maria delle Monache, lo stato di abbandono in cui versano le Mura Poligonali o ciclopiche del capoluogo pentro. Offrendosi di farle ripulire per quei turisti che si trovano in città davanti ad un ‘triste spettacolo’.
“A dirlo, ahimé, sono i rari e preziosi turisti, per lo più stranieri, che con fatica si riesce a far giungere in città – dice ancora Izzo – i quali, dopo aver mestamente superato il portone chiuso del museo, giungendo alle poderose mura, fuori le mura, ne constatano l’incuria e la non identificabilità visto che nelle vicinanze immediate non è possibile trovare una targhetta esplicativa! Poche chiacchiere e andiamo alla proposta-offerta! L’amica si offre per far pulire le mura e per far realizzare una targa che possa raccontare il significato del Bene Culturale in questione”.

Un’idea concreta lanciata ora all’attenzione degli organi competenti.

 

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