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Gam, nessuna certezza e Cig in scadenza: i lavoratori ‘chiamano’ la politica, a rischio 48 milioni

Questa mattina a Bojano l’incontro convocato dalle maestranze. Presenti la delegazione del Movimento 5 Stelle e il già presidente Iorio. Entro la prima settimana di settembre, nuovo incontro al Mise per ‘capire’ quali le decisioni di Amadori


BOJANO. Fari puntati sulla vertenza Gam, sugli scenari che lavoratori e tessuto economico aspettano ma che tardano ad arrivare, sul ruolo di Aamadori, sulle decisioni assunte e, più in generale, su quella che è la vera emergenza del Molise. Il lavoro che non c’è.

A Palazzo Colagrosso , questa mattina, la riunione convocata dai lavoratori che hanno ragionato, assieme ai sindacati e ad alcuni esponenti politici, dell’annosa e dolorosa vicenda che li riguarda e che sembra non trovare soluzione.

Assente l’assessore regionale al Lavoro, Luigi Mazzuto come del resto il governatore Toma (quest’ultimo colpito da un grave lutto solo qualche giorno fa). Presente una folta delegazione del Movimento 5 Stelle e il già presidente Michele Iorio che, grazie alla sua lunga esperienza politica al vertice della Regione Molise, conosce la vicenda a menadito.

Entro la prima settimana di settembre, la questione Gam che ha travolto centinaia di lavoratori, si sposterà al Mise, come ha spiegato la sindacalista della Cgil Rita Innocenzi. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso ed ha il solito nome. Amadori. Quale la strategia che intende mettere in atto per consentire di poter contare sul finanziamento da circa 50 milioni di euro?

E’ il dubbio che attanaglia lavoratori e famiglie, uomini e donne stanchi di dover chiedere la proroga degli ammortizzatori sociali (passo che sicuramente dovrà essere compiuto alla luce della situazione di stallo dell’intera vertenza e della scadenza della cig che avverrà ad inizio novembre), persone colpite nella dignità del lavoro che vorrebbero invece poter svolgere a testa alta. E qui entra in gioco il (mancato) ruolo della Regione, attraverso le politiche attive.

Un tema affrontato anche dalla corposa delegazione del Movimento 5 Stelle che ha ragionato della vertenza ma anche dei problemi legati allo sviluppo di nuove risorse che alimentino il settore del lavoro, che restituiscano fiducia e ossigeno al tessuto economico nel suo complesso.

Nella sala del palazzo di città, i deputati Antonio Federico e Rosalba Testamento che poi hanno proseguito il viaggio in direzione Roma, dove la crisi politica vive ore concitate e di fatto si è abbattuta su numerose vicende molisane che stavano per trovare una via d’uscita. Presenti anche il consigliere regionale Vittorio Nola e il primo cittadino di Campobasso.

gravina federico gam 26 agosto 2019

La vicenda Gam coinvolge anche numerosi lavoratori del capoluogo e dei centri della provincia. Il sindaco Gravina è intervenuto direttamente nel dibattito precisando, in modo chiaro, quale ruolo potrà avere l’amministrazione comunale, in tempi brevi, per favorire e agevolare la ricerca di soluzioni lavorative comprese in un piano sociale più ampio, in grado di riattivare i processi di inclusione lavorativa da prevedere per i dipendenti Gam in cassa integrazione fino al 4 novembre. Quanti sono lavoratori di Campobasso coinvolti in questa crisi, quanti sono vicini all’età pensionabile: queste le due richieste avanzate dal sindaco perché “una politica di assistenza sociale seria deve essere in grado di stabilire e progettare delle politiche di aiuto sia nel percorso di uscita verso la pensione e sia per una ricollocazione lavorativa”.

Il sindaco ha anticipato che il Comune di Campobasso a breve istituirà un tavolo per decidere i fondi da attivare per tirocini formativi e, soprattutto, per le borse lavoro, la misura più immediata ed indicata per lavoratori come quelli della Gam. “I fondi ci sono, devono arrivare dalla Regione, perché dobbiamo attingere al Fondo Sociale Europeo. C’è la massima disponibilità di tutta l’amministrazione comunale per comprendere le esigenze dei campobassani interessati a queste forme di aiuto e anche prima della fine di agosto potremo incontrarci nuovamente, insieme all’assessore alle Politiche Sociali Luca Praitano, per definire meglio il tutto. Resta inteso che, – ha spiegato Gravina – per quanto di competenza della nostra amministrazione e mia personale come sindaco del Comune capoluogo di regione, c’è e ci sarà sempre la disponibilità a operare da facilitatori, ove fosse necessario, richiesto e possibile, nei processi d’intesa tra parti sociali e istituzioni.”

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