‘Parenti serpenti’ nel centrodestra, Toma ‘ammonisce’ i suoi: le divisioni portano alla sconfitta

Dopo le elezioni provinciali, il presidente della Regione interviene nella ‘lotta fratricida’ che sta dilaniando lo schieramento e richiama la coalizione all’unità e all’umiltà


CAMPOBASSO. Con la logica dei ‘parenti serpenti’ non si va da nessuna parte. Soprattutto in politica. E così nella querelle tra i due centrodestra che hanno sostenuto candidati diversi per la stessa poltrona, arriva il presidente Toma a fare da ‘guida’. 

Del resto, la crisi politica che si adombra minacciosa all’orizzonte, colpirebbe prima di tutto il governo regionale. E le considerazioni da toni belligeranti di Aldo Patriciello prima e di Salvatore Micone poi, non possono passare sotto silenzio.

Per il presidente della Regione Molise, “le divisioni nel centrodestra portano alla sconfitta”.

La dichiarazione rilasciata all’Ansa dal governatore del Molise, che usa parole che sanno di ammonimento ma che sono anche distensive, sembra avere l’obiettivo di indurre gli alleati di governo alla riflessione, ad una maggiore ponderazione dei toni e degli argomenti che in questi giorni stanno rimbalzando sulla stampa locale. Perché, in fondo, tocca guardare a quelli che potrebbero essere gli esiti di questa ‘lotta fratricida’ interna allo schieramento che, ab origine, è definito il “modello Toma“: centrodestra unito, che insieme riesce a conquistare il risultato. E’ anche vero che il ‘meccanismo’ ha funzionato con le Regionali ed è poi venuto meno a Campobasso, con la sconfitta del candidato di centrodestra e la vittoria del Movimento 5 Stelle. Meccanismo che oggi vive una seconda debacle perché, qualunque sia la verità sul candidato ufficiale alla presidenza della Provincia di Isernia, resta la certezza di un centrodestra arrivato spaccato al voto e ulteriormente diviso dall’esito dello stesso.

”L’unità e l’umiltà portano alla vittoria – ha dichiarato Toma all’Ansa -. Le divisioni e le prevaricazioni portano alla sconfitta. Il centrodestra molisano in questo ultimo anno e mezzo ha provato entrambe le strade. L’intera classe dirigente tragga le sagge conclusioni. E metta sempre al primo posto la tutela dei diritti dei molisani e della dignità del Molise. Che contano più di ogni altra cosa”.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale