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Il Comune di Pesche ‘cerca’ un contabile, ma sul bando si scatena la polemica

Stanno sollevando malumori da più parti le modalità con cui l’ente ha messo a punto l’avviso per l’assunzione di una figura a tempo pieno e indeterminato


PESCHE. Possibilità di lavoro, a tempo pieno e indeterminato, al Comune di Pesche. Una buona notizia, certo. Peccato però che il bando messo a punto dall’ente per l’assunzione di un contabile stia sollevando malumori da più parti.

Una polemica che si è scatenata sui social e che riguarda, a conti fatti, un paio di aspetti. In primo luogo viene contestato il fatto che per accedere alla selezione vada bene qualsiasi tipo di diploma di scuola secondaria. Tra i requisiti, stabiliti con l’articolo n. 3 del bando, è infatti previsto che bisogna essere in possesso di “diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale (la validità dei titoli conseguiti presso uno stato dell’Unione Europea è subordinata al riconoscimento dell’equipollenza ai titoli italiani ai sensi dell’art. 38 comma 3 del Decreto Legislativo n.165/2001)”.  E per tale ragione più di qualcuno si è chiesto perché invece, visto che si cerca un contabile, non è stato esplicitamente richiesto un diploma in Ragioneria.

Non solo. Nel mirino è finito anche l’articolo 7 dell’avviso, quello relativo all’applicazione della riserva e delle preferenze. In particolare il punto ‘u’, con cui si stabilisce che, a parità di merito, avranno preferenza coloro “che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso”.

Un bando da cui ha preso le distanze anche il vicesindaco Marika Palumbo che, chiamata in causa, sempre via social ha confermato che l’accesso alla selezione sarà consentita a tutti i diplomi. “L’elaborazione dei bandi – ha scritto – non ricade nelle competenze degli amministratori. Per tale questione – si legge ancora nel post – il mio parere è stato da sempre negativo, come riportato dagli atti”.

Insomma, diverse le contestazioni che hanno generato il dibattito sui social. E proprio sulla pagina Facebook dell’ente, è stato specificato che “tutte le richieste di chiarimenti e delucidazioni, in merito al bando di concorso pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Pesche (che sarà pubblicato sulla G.U.) saranno fornite, a chiunque ne farà richiesta, presso il Comune di Pesche. La pagina Facebook non è un organo ufficiale, per cui non ci saranno comunicazioni e commenti da parte dell’Ufficio”.

La polemica è ancora lontana dallo spegnersi.

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