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Frane e strade piene buche: il comitato si prepara a una nuova battaglia

Continua la mobilitazione del sodalizio spontaneo nato a Bagnoli del Trigno, che lancia un nuovo allarme: “La situazione è peggiorata durante l’estate a causa dei temporali”. Appello al presidente della Provincia di Isernia


BAGNOLI DEL TRIGNO. Quale soluzione per fare fronte alle mille criticità legate alla viabilità in Alto Molise? Torna a chiederlo il comitato spontaneo nato a Bagnoli del Trigno.  Nei mesi scorsi, a seguito della mobilitazione messa in atto è giunta la promessa di un finanziamento per i lavori di ripristino dell’accesso alla fondovalle Trignina, in località Sprondasino. Notizia che risale ai primi di giugno e considerata la gravità della situazione si parlava di corsia preferenziale e velocizzazione dell’iter.

chiusura accesso alla Trignina“È passata l’intera estate – spiega il comitato – e tra alterne notizie, diverse settimane fa, per bocca di due assessori regionali, si è giunti all’agognata delibera; questa, incagliatasi prima negli uffici della Regione, è stata trasmessa infine alla Provincia di Isernia, dove giace in un pantano burocratico che non assicura un’evoluzione utile in tempi brevi. La bella stagione, intanto, è passata tra le proteste dei numerosi turisti giunti come al solito a Bagnoli del Trigno; i piccoli lavori di manutenzione alla variante, infatti, non hanno alleviato i disagi.

La condizione delle altre strade e delle frane sussistenti, a dir poco già disastrosa, con i violenti temporali che hanno caratterizzato l’estate, è notevolmente peggiorata. Foto di gomme d’auto scoppiate e cerchi rotti sono fioccate sui social; le maledizioni all’indirizzo dei nostri politici sono risuonate da tutte le parti; gli improperi per una situazione assurda, giunta oltre ogni limite di sopportazione, sono giunti da chicchessia, anche dalle migliaia di ospiti arrivati a Bagnoli per la manifestazione Frammenti d’Antico.

In tutto questo, il Comitato Spontaneo di Protesta, cercando di applicare saggezza e buon senso, ha atteso l’evoluzione degli eventi e sulla base delle rassicurazioni avute ha annullato le decisioni prese; la restituzione delle tessere elettorali per le elezioni europee, l’occupazione della Trignina, l’allargamento della protesta ai paesi vicini, non è avvenuta. C’è da dire che i politici regionali, pur invitati ad un incontro pubblico alla presenza dei sindaci dei paesi interessati, si sono tenuti a debita distanza da Bagnoli; hanno inaugurato e presenziato manifestazioni tra le più disparate, in tanti centri molisani, ma si sono ben guardati di venire a parlare delle condizioni delle strade”.

Nel frattempo, c’è stato l’avvicendamento ai vertici della Provincia. Ad Alfredo Ricci, neopresidente, il comitato rivolge preghiera di prendere in considerazione la situazione delle strade e, soprattutto, di rispolverare la delibera giunta dalla Regione in merito ai lavori dell’accesso alla Trignina, dandone rapida esecuzione.
Il Comitato Spontaneo di Protesta, intanto, a meno di un confronto fattivo a livello istituzionale, si prepara a riprendere e portare avanti la battaglia.

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