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Strisce blu, manca l’ordinanza che fissa la tariffa e il Pcl affonda: multe non valide

Tiziano Di Clemente, unitamente al Fiadel e all’associazione Caponnetto, continuano la battaglia per la cancellazione a Isernia dei parcheggi a pagamento, contestandone finanche la legittimità. E lanciano l’ennesimo appello all’amministrazione ad annullare gli atti per l’affidamento del servizio


ISERNIA. Contrari all’attivazione delle soste a pagamento nel capoluogo pentro, i rappresentanti di Pcl, associazione Caponnetto e Fiadel hanno elaborato una diffida/piattaforma presentata al Comune e al Prefetto di Isernia, con la quale vengono evidenziati gli aspetti che renderebbero illegittimo il servizio.

Tra questi, spunta la mancanza dell’ordinanza che fissa la tariffa, per cui – scrive Tiziano Di Clemente in una nota – “la concessionaria non ha alcun titolo per pretendere il pagamento da chi parcheggia negli ‘stalli blu’ e, conseguentemente, nessuna ‘multa’ può essere comminata. Quindi, l’esortazione al primo cittadino a procedere all’annullamento delle sanzioni fino ad ora elevate.

“L’articolo 7 comma 1 lettera f) del Codice della strada – incalza l’esponente del Partito Comunista dei Lavoratori – prevede che la tariffa può essere imposta solo se prescritta con Ordinanza del Sindaco.
Il bello è che il Sindaco non può più emetterla neanche per il futuro, poiché manca a monte la delibera di indirizzo del Consiglio: la delibera numero 14 del 2018, infatti, limita l’efficacia temporale della tariffa al solo anno 2018.
Né tale delibera può rientrare nella proroga ope legis prevista dal comma 169 L.296/2007 poiché tale norma riguarda solo i tributi.
Eccepiamo, dunque, che Comune e concessionaria stanno agendo in totale spregio del citato articolo 7, a parte tutte le altre note ed innumerevoli eccezioni poste per l’annullamento di tutti gli atti”.

Pertanto l’affondo. “Chiediamo sin da ora che il Comune si attivi d’ufficio ad annullare le multe già comminate, che siano bloccati i parchimetri e che la concessionaria restituisca i corrispettivi pagati dai cittadini che hanno conservato la ricevuta del ticket.
Informiamo altresì che sul piano della tutela legale diretta, anche rispetto a questo specifico punto, siamo in attesa delle pronunce degli organi competenti su due ricorsi da noi predisposti unitamente alle due associazioni suddette, uno al Giudice di Pace e l’altro al Prefetto”.

 

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