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Ambiente e malattie, la Regione finanzia lo studio epidemiologico. Ricci avverte: Venafro non è la terra dei fuochi

Sinergia e tempismo, le Istituzioni fanno il miracolo. Il presidente Toma sottolinea la vittoria politica del buon governo. Il neo presidente della Provincia di Isernia rimarca l’attenzione alle necessità di chiarezza della popolazione e delle associazioni – prima fra tutte ‘Le mamme per la Salute e l’Ambiente’ – da parte di tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti. La convenzione tra il Comune e l’Asrem consentirà la raccolta dei dati che saranno trattati dall’Istituto di Fisiopatologia clinica del Cnr di Pisa


di Lucia Sammartino

CAMPOBASSO. Capire se determinate patologie siano eventualmente collegabili allo stato di salute del territorio: un obiettivo richiesto con forza dalle popolazioni dell’area del Venafrano, sollecitate alle Istituzioni che a loro volta hanno fatto rete, trovato le risorse e dato vita allo studio epidemiologico di tipo ambientale che coinvolgerà le comunità di Venafro, Monteroduni, Filignano, Montaquila, Pozzilli, Sesto Campano, Conca Casale e Macchia d’Isernia.

Un budget da 60mila euro, individuato nel Bilancio regionale; due anni di tempo per consentire all’Istituto di Fisiologica Clinica del Cnr di Pisa di mettere a sistema tutte le informazioni che ne deriveranno sotto l’egida dell’Asrem che coordinerà il progetto, monitorerà ogni tre mesi l’andamento dello studio stesso.

Questa mattina, nella sala della Giunta regionale di via Genova, il presidente Toma, il direttore della Direzione generale Salute Lolita Gallo, il manager Asrem Antonio Lucchetti (che in questo momento storico ‘sostituisce’ Gennaro Sosto nell’attesa della nomina nel nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria regionale del Molise), i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati dal progetto hanno preso parte alla conferenza che ha preceduto la firma della convenzione, sottoscritta da Alfredo Ricci (primo cittadino di Venafro) e dall’Asrem.

conferenza regione venafro tavolo

“Tutti attori di una vicenda positiva che ringrazio per quanto fatto, ognuno per le rispettive competenze – ha esordito il governatore del Molise -; si tratta di un provvedimento importante, che da tempo gli abitanti dell’area avevano richiesto e, in più occasioni, sollecitato: un progetto basato sulla ricostruzione del profilo di mortalità e morbosità in associazione con rischi ambientali, finalizzato a svolgere un approfondimento sullo stato di salute della popolazione residente nel comune di Venafro e nei comuni dell’area della Piana. Uno studio che avrà un partner di tutto rispetto, l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, chiamato a collaborare alla realizzazione del progetto.

Un’azione sinergica – ha sottolineato il presidente Toma – messa in campo in pochissimo tempo, la cui finalità è stata valutata positivamente dalla Regione Molise che, attraverso apposita determinazione del direttore generale della Salute, ha assegnato all’Asrem la somma di 60mila euro, vincolata alla realizzazione dello studio epidemiologico ambientale proposto dal Comune di Venafro, affidando alla stessa Azienda il ruolo di coordinamento. Tutte le procedure sono state evase in pochissimi mesi, in netta controtendenza con la lentezza della burocrazia a cui il nostro Paese e, per così dire, assuefatto. Per come vanno le cose, permettimi di dirlo, è un vittoria politica del buon governo”.

Nella sostanza, il Comune di Venafro si impegna e si obbliga a svolgere tutte le attività indicate nel progetto come di sua competenza e si impegna a consegnare, a conclusione dello stesso, alla Regione Molise e all’Asrem la relazione scientifica relativa ai risultati emersi dallo studio nonché la rendicontazione economica delle somme utilizzate. L’azienda sanitaria garantisce la funzione di coordinamento. L’attività di monitoraggio periodico verrà effettuata attraverso la trasmissione di relazioni trimestrali sullo stato di avanzamento delle attività. Particolare attenzione è stata posta alla privacy e alla riservatezza dei dati: l’Asrem si obbliga a fornire al Comune di Venafro tutti i dati in suo possesso necessari all’effettuazione del progetto, compresi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, i record individuali di mortalità e di ricovero a partire dal 2006.  Dati che saranno resi anonimi e che non saranno diffusi come le informazioni utilizzate che non saranno divulgate in alcun modo per scopi diversi da quelli necessari al progetto stesso.

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