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Assunzioni in Regione, la rabbia dei precari della Protezione Civile: ignorate le nostre professionalità

Il Comitato torna a far sentire la sua voce: “Sono state sbattute le porte in faccia a chi ha maturato esperienze decennali e ha già superato un concorso pubblico”


ISERNIA. “Ignorate le nostre professionalità”: ancora una volta, il Comitato precari sisma Regione Molise torna a far sentire la sua voce. Sotto accusa le scelte dell’ente in materia di stabilizzazione e assunzione di personale. “La Regione Molise – ricorda il comitato – ha avviato le procedure di stabilizzazione 18 mesi fa con la deliberazione di Giunta Regionale n. 221, approvata all’unanimità, avente ad oggetto ‘Protocollo regionale di intesa in materia di stabilizzazione del lavoro.

uccessivamente è intervenuta la deliberazione di Giunta regionale n. 447 del 3 ottobre 2018, pubblicata sul Burm n. 57 del 16 ottobre 2018, con la quale la Regione ha emanato ulteriori provvedimenti tesi alla stabilizzazione del personale in possesso dei requisiti previsti dal Dlgs 75/2017 all’art. 20, mediante una ricognizione del personale medesimo.

Ma improvvisamente, in sfregio ad ogni buona regola del diritto amministrativo e ai sacrosanti principi di buon andamento, logicità, ragionevolezza e trasparenza, ha fatto un passo in direzione completamente opposta, emanando il ‘Piano triennale di rilevazione dei fabbisogni professionali della Regione Molise 2019/2021. Programmazione delle iniziative occupazionali. Provvedimenti’ mediante le deliberazioni di giunta n. 289 del 27 luglio 2019 e n. 338 del 29 agosto 2019. In tale piano di fabbisogno del personale, infatti, la Regione prevede una serie di concorsi per varie figure professionali (che tra l’altro costeranno decine di migliaia di euro), sbattendo la porta in faccia a chi in Regione ha maturato esperienze decennali ed hanno già superato un concorso pubblico. Ultimo in ordine di tempo è il bando emanato qualche giorno fa per la copertura di 28 figure (C e D) di natura tecnica ed amministrativa”.

Il comitato ha dato mandato al proprio legale di depositare al Tar un ricorso per veder tutelati i propri interessi, “riconosciuti dal dlgs 75/2017 – si legge ancora nella nota -. I 35 ricorrenti, infatti, hanno maturato più di un decennio di esperienza in vari ruoli negli enti della regione Molise, hanno superato un concorso pubblico ed erano in servizio successivamente alla data del 28 agosto del 2015.

Siamo davvero rammaricati di vedere, ancora una volta, ignorate le nostre professionalità, acquisite in tanti anni di servizio in vari settori della macchina regionale – evidenziano infine i precari – soprattutto in questo contesto storico, caratterizzato dallo spopolamento delle nostre città e dei nostri paesi e, nello stesso tempo, dalla necessità da parte degli uffici regionali di acquisire personale qualificato, per far fronte ai tanti problemi che affliggono la nostra meravigliosa regione, che deve avere un solo obiettivo: la crescita e lo sviluppo. Ma queste, purtroppo, sono parole di cui i nostri amministratori si riempiono la bocca solo in prossimità delle elezioni”.

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