Amministratori e cittadini dal Prefetto per chiedere e ottenere sostegno nella battaglia per la salvaguardia dell’ospedale Veneziale, oggetto di dimensionamento secondo il Piano sanitario. Un incontro non aperto a tutte le forze in campo nell’azione di protesta, cui è seguita una vibrante azione dimostrativa
ISERNIA. Caos dinanzi alla prefettura di Isernia, dove nel pomeriggio si è spostata la manifestazione ‘salva ospedale’.
Amministratori, comitato ‘In seno al problema’, malati oncologici e semplici cittadini radunati in via Kennedy per essere ricevuti dal Prefetto al fine di trovare insieme una soluzione alla ‘vertenza sanità’ nel capoluogo pentro. La richiesta all’indirizzo della rappresentante del Governo sul territorio, il cui ruolo non ha competenze in materia di sanità, è quella di ‘diffidare’ Regione, Asrem e Commissari dall’attuare tagli all’offerta sanitaria del Veneziale nelle more dell’approvazione del nuovo Piano operativo sanitario.
Tuttavia, le cose non sarebbero andate secondo le aspettative dei manifestanti ed è salita la tensione.
Il prefetto Cinzia Guercio ha aperto dapprima le sue porte al solo Giacomo d’Apollonio, lasciando in strada tutti gli altri, anche i sindaci dell’hinterland con tanto di fascia tricolore. Al fronte delle vibranti proteste, ha poi aperto agli altri amministratori, ma non agli esponenti del Comitato, tra cui il portavoce Emilio Izzo e il legale Oreste Scurti. Una decisione mal digerita dai promotori dell’iniziativa che hanno deciso di bloccare la strada al traffico.
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