Edifici poco sicuri e carenza di personale: troppe criticità nelle scuole molisane

I sindacati lanciano l’allarme sui rischi evidenziati nel corso delle assemblee che si sono tenute in regione: “Serve un’inversione di rotta”


CAMPOBASSO/ISERNIA. Strutture poco adeguate dal punto vista della sicurezza e carenza di personale, soprattutto di collaboratori scolastici. Sono queste le principali criticità emerse nel corso delle assemblee sindacali che si sono tenute a Campobasso, Termoli, Isernia, Venafro, Agnone Riccia, Baranello, Montenero, Colli al Volturno, Vinchiaturo.

Altre ancora sono state programmate, tanto che la fine della campagna di assemblee (inizialmente prevista per l’8 di novembre) è stata prorogata a tutto il mese di novembre. “Il quadro che è emerso, denunciato dai lavoratori, è sconfortante – scrivono in una nota congiunta Flc Cgil, Cisl Fsur e Uil Scuola Rua -. Relativamente all’edilizia scolastica, in molti casi si continua a lavorare in scuole insicure, come d’altronde certificato dall’Anagrafe regionale dell’Edilizia scolastica, consultabile sul sito della Regione Molise.
Ad oggi, ribadiamo che dei 365 edifici censiti sulla piattaforma, il 73% non risulta adeguato alla normativa antisismica, il 36% è privo della verifica sismica, il 64% è privo del certificato di agibilità – abitabilità; il 42% non ha il certificato di collaudo statico ed il 24% non risulta accatastato. In taluni casi sono presenti barriere architettoniche che impediscono il regolare svolgimento di tutte le attività, con pregiudizio all’integrazione scolastica.

Spesso, oltre a risultare inadeguati gli edifici scolastici, i rischi derivano dalla carenza di personale docente ed Ata, in particolare di collaboratori scolastici. In taluni casi, un singolo collaboratore è chiamato a vigilare su un intero piano (o addirittura su un intero plesso) e non riesce a garantire in modo adeguato la vigilanza agli alunni.

E’ evidente il rischio enorme in cui si può incorrere laddove il lavoratore si debba assentare (per malattia, permesso L.104 o altro): tutto il sistema entra in crisi, visto che la L.190/2014 prevede l’impossibilità di conferire supplenze brevi e saltuarie, per la sostituzione dei CS, nei primi sette giorni di assenza”.

I sindacati ribadiscono pertanto che la sicurezza è un diritto. “Occorre mobilitarsi per cambiare la legge, ma già oggi la nota MIUR n. 2116 del 30/09/2015, autorizza il dirigente scolastico a nominare il supplente nel caso in cui non si riesca a garantire l’incolumità e la sicurezza degli alunni. Sulle politiche scolastiche è necessario però invertire al più presto la rotta – evidenziano inoltre – : ricordiamo che in Molise in 10 anni sono stati tagliati 508 posti ATA, tra cui 328 collaboratori scolastici, mentre i plessi e i punti di erogazione del servizio sono rimasti sostanzialmente gli stessi, e sono notevolmente aumentati i carichi di lavoro e le molestie burocratiche cui è soggetto il personale.

Più volte abbiamo denunciato le colpe di una politica spesso distratta sulle sofferenze delle scuole, ora è necessario agire, per porre rimedio a una situazione grave e pericolosa per alunni e i lavoratori nelle scuole. Per questa ragione, saranno messe in campo forme di pressione e mobilitazione, nazionali e regionali, al fine di indurre il Governo e le Istituzioni regionali a fare scelte in discontinuità rispetto alle politiche relative all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca.

Una prima iniziativa nazionale, sarà la riunione dei direttivi unitari in programma a Roma, al teatro Quirino, mercoledì 20 novembre, a cui prenderanno parte anche le scriventi segreterie regionali, in modo da rappresentare le istanze della scuola molisana”. 

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale