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Sanità molisana a rischio, Laura Venittelli incontra il sottosegretario Zampa

Insieme al segretario del Cisadep Martino e alla rappresentante del comitato ‘Voglio nascere a Termoli’ Ferrante. Il 28 novembre altro incontro al Ministero della Salute


CAMPOBASSO. Tutela della sanità pubblica, la dirigente molisana del Pd Laura Venittelli ha incontrato oggi la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Con l’ex parlamentare don Francesco Martino, segretario nazionale del Cisadep e Cinzia Ferrante, del Comitato ‘Voglio nascere a Termoli’.

“E’ stato posto, in primis – le dichiarazioni dopo l’incontro – il tema del gap tra la sanità pubblica e la sanità privata, i cui costi gravano – per quest’ultima, anticipatamente e irragionevolmente sui molisani, anche per le prestazioni a favore dei cittadini di altre regioni”.

“La panoramica ha riguardato l’intero Molise, con riferimento alle difficoltà che sussistono in un territorio che comprende aree particolarmente disagiate e periferiche , e dove l’assenza di infrastrutture e la dispersione della popolazione non consentono di concentrare i servizi sull’unico centro di Campobasso, Dea di I livello potenziato. E’ stata affrontata la tematica delle patologie tempo dipendenti e dell’assenza di medici in tutte le strutture ospedaliere regionali”.

“L’incontro – hanno rimarcato ancora Venittelli, Martino e Ferrante – ha affrontato anche la necessità di un risveglio della politica. Tra le tante omissioni si è ricordato il colpevole ritardo nel disbrigo delle procedure concorsuali. Il focus è stato poi posto sul punto nascita di Termoli, che era stato l’oggetto della richiesta di incontro al sottosegretario Zampa. Si è evidenziato che il balletto tra il commissario ad acta Angelo Giustini e il governatore Donato Toma è un balletto di sola gestione di potere”.

“Nello specifico del Punto nascita ‘il balletto’ ruota attorno alla discussione accademica tra chi deve richiedere la deroga al ministero per la permanenza del Punto nascita: il governatore Toma? Il commissario Giustini? La gente comune? Alla sottosegretaria si è rappresentato che il popolo molisano non è intenzionato a indietreggiare di un solo passo rispetto a quelli che sono i propri diritti e che pertanto si è pronti ad impugnare il nuovo Pos”.

“Tutto questo se il piano non dovesse essere comprensivo dei presidi di salute necessari e a garanzia dei cittadini dell’intera regione e, sul punto nascita di Termoli, se questo non dovesse essere comprensivo di ulteriori medici e strutture di avanguardia per la tutela di puerpere e nascituri, che dovranno continuare a nascere in città, con tutte le garanzie di sicurezza garantite in tutte le Regione virtuose del resto d’Italia. La nostra battaglia prosegue – la conclusione – e il 28 novembre saremo nuovamente al Ministero della Salute a Roma”.

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