Sanità, Venittelli a Roma dal capo di gabinetto del ministro Speranza: la battaglia prosegue

A tutela del servizio pubblico e per la salvaguardia di reparti importanti negli ospedali regionali. All’incontro anche Cinzia Ferrante e Don Francesco Martino


CAMPOBASSO. “Non ci arrendiamo di fronte al disegno che vede smantellata la sanità pubblica, sia nel Basso Molise che nel resto della regione”. Queste le dichiarazioni della dirigente del Pd Laura Venittelli, che insieme a Cinzia Ferrante e Don Francesco Martino ha incontrato oggi a Roma il vice capo di gabinetto del ministro della Salute Roberto Speranza, Tiziana Coccoluto, e il capo della segreteria Massimo Paolucci.

“A loro – le parole pronunciate al termine dell’incontro – abbiamo continuato a rappresentare i punti deboli della sanità molisana, che hanno portato e continuano a portare il piccolo Molise nella debacle più completa. Una debacle frutto di scelte scellerate degli anni passati, ma anche logica conseguenza della commistione tra politica e problematiche della salute. Senza veli abbiano rappresentato quelli che a nostro giudizio sono i veri vizi nel bilancio sanitario di una piccola regione tenuta, in barba a tutte le esigenze dei molisani, a sostenere alcune strutture sanitarie private accreditate che stanno, per la maggiore parte, a carico di noi molisani”.

“Abbiamo chiesto al ministro, tramite il suo gabinetto – hanno affermato ancora Venittelli, Ferrante e Martino – di verificare le modalità utili e necessarie per evitare che i molisani continuino a sostenere, anticipandone i costi, le prestazioni rese a vantaggio di pazienti di altre regioni che si avvalgono del privato accreditato. Anche in questi incontri odierni abbiano parlato del Punto nascita di Termoli, della Senologia di Isernia e degli altri reparti nei quali i concorsi ‘non vanno avanti’ a causa della scientifica strategia di non assumere altri medici”

“Abbiamo rappresentato che le diatribe tra Toma e Giustini interessano poco o nulla, alla gente interessano i fatti e, a oggi, sembra che le questioni tra il commissario e il presidente della Giunta regionale siano create ad arte, per distogliere l’attenzione da tutti i problemi della sanità. Proseguiremo il nostro lavoro nei prossimi giorni – la conclusione – anche con l’invio di specifici atti ai nostri interlocutori del dicastero alla Salute, che possano corroborare le nostre rappresentazioni che sanno di surreale, visto che una Regione che non può permettersi nuove tecnologie nel Punto nascita e negli altri reparti, foraggia con grande facilità e con la complicità di molti, i costi della sanità extraregionale dei privati accreditati”.

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