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E’ morto Piero Terracina, da pochi giorni era cittadino onorario di Campobasso

Cordoglio per la scomparsa di uno degli ultimi sopravvissuti italiani al campo di sterminio di Auschwitz. Nominato nel 2003 Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, ha sempre raccontato con lucidità la sua terribile esperienza di minore deportato nei campi di sterminio nazisti. Il ricordo dell’Unimol, che gli conferì una laurea honoris causa, e dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giorgio


CAMPOBASSO. Si è spento oggi a Roma, all’età di 91 anni, Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti italiani al campo di sterminio di Auschwitz. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Campobasso gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.

Romano, classe 1928, era stato l’unico della sua famiglia di otto persone, tutte deportate nel lager nazista, a fare rientro in Italia dopo la guerra. Nominato nel 2003 Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Piero Terracina ha sempre raccontato con lucidità la sua terribile esperienza di minore deportato nei campi di sterminio nazisti.

Espulso a dieci anni da tutte le scuole italiane con l’introduzione delle leggi razziali che vietavano agli ebrei di svolgere la vita di tutti i giorni, riuscì a salvarsi assieme alla sua famiglia dal famoso “rastrellamento” di Roma del 16 ottobre 1943. Ma il 7 aprile 1944 venne “venduto” da un conoscente, che segnalò il nascondiglio di lui e dell’intera famiglia ai nazifascisti. Arrestato assieme ai genitori (Giovanni Terracina e Lidia Ascoli), la sorella Anna, i fratelli Cesare e Leo, lo zio Amedeo ed il nonno Leone David, furono tutti avviati il 17 maggio del 1944 al campo di concentramento di Auschwitz, dove nello stesso giorno di arrivo si consumò la tragedia da lui stesso raccontata: vennero divisi, picchiati, avviati ai lavori forzati.

Terracina è stato ricordato con commozione dall’Università del Molise, che il 23 marzo 2015 gli conferì la Laurea honoris causa in Scienze della Formazione primaria. “L’Unimol – si legge nella nota dell’ateneto – si unisce al dolore dei familiari e della comunità ebraica per la scomparsa del dottor Piero Terracina, uno degli ultimi superstiti dell’Olocausto. La nostra Università gli aveva conferito nel marzo 2015 la Laurea honoris causa in Scienze della Formazione Primaria, convinta del fatto che la custodia della memoria di quanto avvenuto, pur rinnovando dolore e orrore, sia un insegnamento fondamentale con cui crescere i giovani. Terracina, infatti, ha speso la sua vita assumendosi la responsabilità di testimone e maestro affinché non si imponessero mai più visioni violente e totalitarie che si propongono di annullare la libertà delle persone e il loro valore unico e assoluto. L’Università del Molise, commossa e grata per l’esistenza del dottor Piero Terracina, si propone di rimanere fedele a tali insegnamenti, che sono anche il fulcro di ogni vera ricerca e dell’insegnamento a ogni livello”.

Vicina alla famiglia anche l’intera amministrazione comunale di Campobasso, con ion testa il sindaco Roberto Gravina: “All’uomo che ha speso tutta la sua vita per garantire alla nostra società la memoria della Shoah testimoniando la crudeltà perpetrata contro un intero popolo – così la nota del primo cittadino – continuerà ad andare il riconoscimento senza tempo della nostra comunità”.

 

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