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Biotestamento, approda in Regione la proposta del Movimento 5 Stelle

Il provvedimento ha l’obiettivo di rendere effettivo il diritto di ogni cittadino molisano a redigerlo in maniera autonoma. La parola passa alla Commissione competente


CAMPOBASSO. Una proposta di legge per rendere effettivo il diritto di ogni cittadino molisano a redigere in maniera autonoma il proprio biotestamento.
E quella presentata in Regione dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle Patrizia Manzo, Vittorio Nola, Andrea Greco, Valerio Fontana, Angelo Primiani e Fabio De Chirico.

“L’articolo 1 prevede – si legge nella relazione – l’impegno della Regione a garantire il rispetto dei principi della legge nazionale 219/2017 sul consenso informato e sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento nelle strutture del Servizio Sanitario Regionale. Ciò prevedendo una corretta pratica della comunicazione tra medico e paziente che si deve basare sul consenso informato. Il paziente, infatti, ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute con un’appropriata informativa su diagnosi, prognosi, benefici e rischi di trattamento. Parimenti lo stesso malato ha il parallelo diritto di fruire adeguatamente della facoltà di nominare un fiduciario, nel caso in cui non voglia ricevere informazioni sulla propria salute”.

La proposta intende anche assicurare il diritto alla pianificazione anticipata delle cure ed al rispetto delle Disposizioni Anticipate di Trattamento, ovvero la volontà in materia di assistenza sanitaria in previsione di una futura incapacità di intendere e volere che, sulla base di parametri scientifici riconosciuti a livello internazionale, comporti una perdita di coscienza definitiva ed irreversibile. “Viene quindi previsto – viene inoltre riportato nella proposta – che entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della medesima legge, la Direzione regionale competente in materia di diritto alla salute dovrà porre in essere vari adempimenti, come ad esempio la comunicazione degli indirizzi operativi di dettaglio alle Aziende Sanitarie, attivando anche un apposito confronto con l’Autorità Garante per la privacy, per la raccolta e la registrazione delle volontà dei cittadini in ordine alle DAT, compresa l’indicazione del fiduciario.

E’ inoltre previsto l’impegno alle medesime strutture affinché vengano opportunamente definiti i percorsi informativi, formativi e organizzativi funzionali a garantire il coinvolgimento degli operatori del Servizio Sanitario regionale e dei medici di medicina generale interessati dalle procedure attuative delle disposizioni inerenti le citate Disposizioni Anticipate di Trattamento. S’impegnano anche le strutture regionali interessate ad organizzare campagne informative volte a spiegare al cittadino gli obiettivi in materia di consenso informato e di DAT, delle sue finalità e delle modalità di attivazione e fruizione, oltre che dei conseguenti percorsi strutturati dalla Regione. Previsto, infine, che le Disposizioni Anticipate di Trattamento di tutti i cittadini residenti nella Regione siano registrate con apposito codice sul Fascicolo Sanitario Elettronico”.

La proposta legislativa passa ora all’attenzione della Commissione competente per l’esame preliminare previsto dal Regolamento consiliare, per poi giungere all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni conclusive.

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