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Colagiovanni e Fasolino attaccano il governo Gravina: mancata partecipazione in tutte le scelte

Per i due esponenti dei Popolari per l’Italia quest’anno l’atmosfera natalizia si è sentita poco in città


CAMPOBASSO. “Una mancata partecipazione in tutte le scelte”. I consiglieri comunali del M5s Salvatore Colagiovanni e Carla Fasolino attaccano l’amministrazione pentastellata di Campobasso.

“Mai come quest’anno – le loro parole – l’atmosfera natalizia si è sentita davvero poco in città. La gestione delle luminarie è stata delegata dal vice sindaco, nonché assessore alla Cultura e alle Attività produttive, Paola Felice, al dirigente al ramo. Una illuminazione natalizia che non ha tenuto conto delle esigenze dei commercianti del centro storico e di via Mazzini”.

Quindi la riflessione politica. “Il monocolore in Consiglio comunale e nelle Commissioni consiliari ha impoverito il dibattito tra maggioranza e opposizioni. I ventuno consiglieri comunali di maggioranza sembrano avere un solo cervello per pensare. Tutti allineati a ciò che si decide al vertice. Tutto ciò confermato dalle sedute di assise e Commissioni. E questo non è un bene per la democrazia”.

“Il sindaco Gravina e i suoi assessori – hanno aggiunto Colagiovanni e Fasolino – quando erano consiglieri d’opposizione erano pronti, come schegge, a portare tutto e tutti in Procura. Usavano pontificare. Oggi, si trovano al governo della città e quali metodi utilizzano? Quelli della politica. Basti pensare alla municipalizzata Sea. Prima la decisione, unilaterale, di propendere per l’amministratore unico. Poi, la nomina. Quando? Il 31 dicembre. Una data insolita, anche considerando che il cda uscente dovrà essere ancora chiamato ad approvare il bilancio e, per normative in vigore, per l’assemblea dei soci c’è tempo nel primo quadrimestre dell’anno successivo a quello di riferimento, così come è successo l’anno scorso, quando il bilancio fu approvato il 10 aprile 2019”.

“La Sea, giustamente, vista l’allerta meteo, ha provveduto allo spargimento del sale – hanno affermato ancora i due esponenti dei Popolari per l’Italia – Allerta di un paio di giorni, prima di giornate con temperature miti. I cittadini hanno lamentato la presenza per le strade di un quantitativo di sale (di per sé corrosivo) abnorme, con le strade non pulite dopo la passata emergenza”.

“Questa legislatura è iniziata a giugno 2019. Nel primo semestre cosa è cambiato rispetto al passato? Rispetto agli annunci. Rispetto alle enormi aspettative. Beh, sicuramente poco, anche frutto di una maggioranza pentastellata, che, come è successo, a Roma si è chiusa nel palazzo, lontano dai cittadini. Quello che era un movimento è un lontano ricordo. Sono stati sufficienti sei mesi di gestione della cosa pubblica – hanno concluso Colagiovanni e Fasolino – per rinnegare quanto veniva predicato per strada, nei Consigli comunali, nelle Commissioni consiliari e nelle Procure”.

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