HomeSenza categoriaRimpasto di giunta, Toma: no ai diktat per le poltrone

Rimpasto di giunta, Toma: no ai diktat per le poltrone

Il governatore del Molise interviene sulle indiscrezioni circa la rimodulazione dell’esecutivo con la possibile esclusione di Mazzuto e sembra lanciare ‘avvertimenti’ agli alleati


CAMPOBASSO. Alle indiscrezioni circolate circa un imminente rimpasto di giunta regionale, con la pasionaria Aida Romagnuolo ad un passo da scalzare Mazzuto dall’esecutivo, seguita a ruota e in alternativa dalla collega Mena Calenda, il governatore Donato Toma risponde con un avvertimento: “Le mie priorità – afferma in una nota stampa atta a tacitare i rumors, in particolare quelli della politica – sono risolvere i problemi dei molisani e tutelare la dignità della nostra terra, non preservare le poltrone. Ciò premesso, – aggiunge – voglio ricordare che tutti i voti, espressi al presidente, ai partiti e ai consiglieri, che ci hanno consentito di vincere le regionali del 2018, hanno valore e tutti sono stati determinanti ai fini della vittoria finale. Logiche di prevaricazione muscolare e avvertimenti da Prima Repubblica, hanno trovato, e troveranno, la mia porta chiusa; resterà sempre aperta, invece, al confronto costruttivo”.

Dichiarazioni che potrebbero essere interpretate anche come una replica al commissario del Carroccio in Molise, Jari Colla, il quale nei giorni scorsi ha ‘diffidato’ il presidente dal mettere alla porta la Lega. “Come ho detto fin dall’inizio, – ancora Toma – per me contano merito, competenza e operatività ed è su questo che periodicamente faccio dei bilanci di mandato, in coerenza con quanto promesso in campagna elettorale, per trovare gli assetti più efficaci ai fini dell’attuazione delle politiche di governo regionale. Lavoro ogni giorno e mi assumo la responsabilità di tutto. Rispondo nel bene e nel male, ci metto la faccia, l’anima, il cuore e la testa.
Il nostro territorio ha ripreso ad avere indicatori positivi. Certo, molto resta da completare: con il buon senso, la forza di volontà e la coesione che hanno fatto sì che il Molise divenisse, prima di altre regioni, modello simbolo, virtuoso e vincente, di un centrodestra unito e allargato alle forze civiche. La vicinanza di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni a questa Amministrazione è stata, ed è, costante. Continuiamo a governare perbene. È quello per cui siamo stati votati, è quello per cui siamo valutati.
Registriamo attacchi quotidiani – chiosa il governatore – da parte di forze che vogliono vedere fallire il progetto per la nostra terra solo per propaganda politica. È da loro che dobbiamo difendere i molisani. Il nostro campo deve continuare ad essere compatto”.

 

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