Isernia, Popolari a testa bassa: “Il sindaco manca di coraggio e pensa alle poltrone”

Conferenza stampa del gruppo capeggiato da Gianni Fantozzi al comune di Isernia: in risposta a un’intervista televisiva del primo cittadino Giacomo d’Apollonio i fedelissimi di Vincenzo Niro contrattaccano su tutta la linea, pur rivendicando che non lasceranno il centrodestra. E sul bilancio risposta sibillina: il sindaco probabilmente dovrà cercarsi i voti altrove. GUARDA IL VIDEO COMPLETO DELLA CONFERENZA STAMPA


ISERNIA. Conferenza stampa del gruppo Popolari per l’Italia del consiglio comunale di Isernia, stamattina, per ribadire la loro presenza nel centrodestra ferma restando la loro sfiducia amministrativa al sindaco Giacomo d’Apollonio. Una bocciatura che, per il capogruppo Gianni Fantozzi, è e resta esclusivamente politica e mai personale. In risposta all’intervista televisiva del primo cittadino i fedelissimi di Vincenzo Niro contrattaccano dunque su tutta la linea, fornendo anche una risposta sibillina sulla questione del bilancio: seppure è giunta infatti la loro conferma a supportare i provvedimenti ritenuti utili alla città, su questo punto in particolare d’Apollonio dovrà probabilmente cercarsi i voti altrove. Cercano l’indipendenza dunque, anche sottolineando come – per alcuni progetti quali, ad esempio, la famigerata autostrada del Molise – sia necessario staccarsi dalle direttive regionali e perseguire una strada propria.

“Va evidenziata subito con forza – si legge nella nota consegnata alla stampa – la caduta di stile del sindaco che ha personalizzato il documento di un intero gruppo politico, letto nella sede istituzionale opportuna, puntando il dito contro una singola persona, peraltro attraverso un’intervista televisiva, persona che era stata tra l’altro quella più vicina a lui, sia nell’esperienza della precedente consiliatura, sia come proponente e sostenitore della sua candidatura a sindaco. D’Apollonio ha dimostrato ancora una volta – continuano i Popolari – purtroppo, la sua incapacità di lettura politica, del nostro documento in particolare, non riuscendo a distinguere una critica politica da una personale, tirando in ballo il suo curriculum professionale, che mai nessuno ha avuto la volontà o l’interesse di discutere, e che nulla ha a che fare con la sua deludente esperienza attuale da sindaco. Non ha saputo distinguere, sin dall’inizio, il nostro atteggiamento costruttivo di critica e di sprone all’attività amministrativa scambiandolo per richieste di visibilità o di poltrone, proposte pur ricevute dai popolari ma sempre messe in secondo piano e spesso rimandate al mittente”.

Le dichiarazioni dei popolari non sono certo scevre da critiche, sempre sul piano amministrativo. “È purtroppo evidente che, nel suo mandato, il sindaco non si è finora distinto per coraggio e forza in nessuna battaglia per questo territorio né per alcuna visione amministrativa messa in campo per la città di Isernia”. E rincarano la dose: “Il ruolo che un sindaco riveste comporta inevitabilmente di sottoporsi al giudizio di consiglieri e cittadini, ma questo il sindaco non lo vuole né capire né accettare perché in primo piano continua a mettere, sempre e soltanto, il proprio nome e la propria figura, continuando a dire che “non accetterà giudizi di alcun tipo e che rimarrà in carica finché lo sosterrà l’ultimo consigliere”, chiunque fosse”.

Infine, i rappresentanti dei Popolari rigettano al mittente le accuse di ‘poltronismo’: “Il sindaco ha già dimostrato il suo attaccamento alla poltrona quando è stato pronto ad accogliere, nella sua giunta, anche componenti politiche che l‘avevano osteggiato in tutte le fasi della campagna elettorale e anche molto oltre. Ma tant’è, gratitudine e coerenza, evidentemente, non fanno parte di questo mondo”.

Pietro Ranieri

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