HomeSenza categoriaJunior Cally a Sanremo, Matteo: passo indietro nella lotta al femminicidio

Junior Cally a Sanremo, Matteo: passo indietro nella lotta al femminicidio

La consigliera regionale di Orgoglio Molise critica la presenza del rapper che nei suoi testi inneggia alla violenza sulle donne


CAMPOBASSO. Testi in cui si inneggia alla violenza sulle donne, è di questo che viene accusato dalla critica musicale e non solo il rapper Junior Cally. Personaggio trash e certamente bizzarro che sta avendo successo soprattutto nei giovanissimi.

Oltre che al discutibile modo di travestirsi da teppista incappucciato il rapper espone nei suoi testi frasi del tipo: “Questa frate non sa cosa dice. Porca tr**a, quanto c***o chiacchera? L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera”. A Sanremo Junior Cally ha presentato, ovviamente, una ‘canzone’ meno volgare e forte, tanto da ricevere l’ok da parte della giuria. Ma le critiche sulla sua partecipazione, in ogni caso, non sono mancate.

Sulla questione è intervenuta anche la consigliera regionale Paola Matteo: “È necessario – spiega – non cancellare tanti passi in avanti che le donne hanno compiuto attraverso durissime battaglie contro un mondo misogino e ricco di violenza. Ecco perché permettere a questi testi di circolare, senza censura, vorrebbe dire giustificare, ancora una volta, quei comportamenti, quegli atteggiamenti e, soprattutto, quelle parole, che ogni giorno cerchiamo di contrastare.

La battaglia contro ogni forma di discriminazione e l’affermazione dell’uguaglianza è serrata e non possiamo permetterci errori in questo percorso. Dobbiamo andare avanti e non disperdere i progressi culturali raggiunti con enorme fatica.

Sabato scorso – prosegue la capogruppo di Orgoglio Molise – ho ascoltato la testimonianza diretta di una donna sopravvissuta al femminicidio, Filomena Lamberti, che porta sul suo viso evidenti segni di quelle atrocità che cerchiamo di combattere.

Non dobbiamo dimenticare che questo tipo di violenza può essere fomentata dall’odio che circola, anche attraverso i media. Ho sempre creduto che alla base ci sia un problema di natura culturale, a partire dal linguaggio di genere, ecco perché dopo tante battaglie, tante iniziative e campagne comunicative non possiamo tornare indietro. Per tanto è necessario salvaguardare il pubblico, le nuove generazioni e tutti coloro che ricevono questi messaggi che passano attraverso la televisione ed i canali social”.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale 

Più letti

Cultura e aree interne, presentato il progetto ‘Libreria sfusa’

Paesi pilota dell'iniziativa realizzata da Legacoop Molise e dalle coperative Just Mò e Risguardi sono Pietracatella, Monacilioni e Tufara CAMPOBASSO. Presentato ieri mattina a Campobasso...
spot_img
spot_img
spot_img